Come fronteggiare la crisi idrica: le riflessioni nel convegno della Ruzzo Reti

Teramo. Come fronteggiare le carenze idriche. Il tema è stato al centro di un importante convegno, questa mattina, alla Ruzzo Reti con la presenza, tra gli altri, di un esperto del settore: Giuliano Di Baldassarre, professore ordinario all’Università di Uppsala (Svezia) e Direttore del Centro di ricerca interuniversitario per la mitigazione dei rischi da calamità naturali (CNDS).

 

I lavori sono stati aperti e conclusi dalla presidente della Ruzzo Reti Alessia Cognitti che ha sottolineato come quella che oggi chiamiamo “crisi idrica” è una problematica, accaduta non improvvisamente, che impegna il dibattito globale già da diverso tempo. “Questo consiglio di amministrazione – ha puntualizzato la presidente Cognitti – lavora da tempo, con investimenti mirati su progetti all’avanguardia e anche attraverso convenzioni con Enti e Istituti di ricerca, con particolare attenzione a garantire qualità e sicurezza dell’acqua nel rispetto dell’ambiente”.

La giornata è proseguita con l’intervento del direttore Pierangelo Stirpe che ha illustrato tutte le azioni messe in campo dalla Ruzzo Reti per cercare di rispondere alla crisi idrica focalizzandosi sull’importanza strategica del potabilizzatore di Montorio al Vomano, riserva d’acqua che, a causa della carenza idrica, è usata sempre più ordinariamente.
Il professor Di Baldassarre ha portato all’attenzione della platea la sua esperienza di anni di studio sulle crisi idriche nel mondo, in particolare quella a Città del Capo, dimostrando che non esiste una soluzione universale per risolverle ma che possono essere analizzate e affrontare “curando le cause e non i sintomi”.

“Limitare i consumi è possibile – ha puntualizzato di Baldassarre – per quanto riguarda, invece, i cambiamenti climatici bisogna evitare che la crisi peggiori e che non deve essere un alibi per non intervenire”. Il vice Presidente della Ruzzo Reti, Alfredo Grotta, nelle vesti di moderatore del convegno, ha sottolineato l’importanza di momenti di confronto tra scienza e politica per fronteggiare i rischi connessi ai cambiamenti climatici. “In Italia continuiamo altresì ad avere investimenti sulle reti idriche ancora troppo bassi rispetto ad altri Paesi europei come Regno Unito, Germania e Francia. Abbiamo necessità di maggiori investimenti sulla rete così da non disperdere la risorsa idrica ed allo stesso tempo non gravare sulla tariffa e quindi sui cittadini”.

Il Governatore Marco Marsilio ha assicurato l’impegno della Regione Abruzzo ad intercettare finanziamenti da dedicare al comparto idrico regionale.
In sala oltre ai sindaci dei comuni erano presenti, tra gli altri il commissario straordinario del Gran Sasso, Corrado Gisonni, il sottosegretariato alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, una rappresentanza del Cetemps de L’Aquila (centro per lo studio e le previsioni di fenomeni metereologici severi).

“Il problema è pressante e negli anni rischia di provocare danni sempre più gravi. Per questo, abbiamo puntato molto sul tema dell’idrico e, in parallelo, con la nuova programmazione dei fondi europei, il PNRR ci viene incontro, con i cosiddetti progetti bandiera di cui attendiamo il decreto di approvazione del primo lotto d’interventi che vede protagonista la società Ruzzo con una connessione diretta e forte tra acquedotto teramano, pescarese e chietino”, ha commentato il presidente della Regione, Marco Marsilio.

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