Bellante, non rispetta l’obbligo di dimora: si aprono le porte del carcere

Bellante. Continuava, in maniera sistematica, ad uscire di casa nelle ore notturne, nonostante la misura cautelare prevedesse l’obbligo di dimora a Bellante.

 

E così il gip del tribunale di Teramo ha disposto l’inasprimento e per questo motivo per F.G. 30 anni di Bellante si sono aperte nuovamente le porte del carcere.

Il giovane, con diversi precedenti alle spalle, nello scorso mese di luglio si era reso responsabile, assieme ad un complice, di estorsione dopo aver chiesto ad un imprenditore di Civitella del Tronto la somma di 6mila euro per la restituzione di un camion e relativo escavatore che si erano stai sottratti.

Il 30enne, dopo quell’episodio, era stato ammesso ad una sorta di beneficio, rappresentato dall’obbligo di dimora.

Il provvedimento, però, nella sostanza, non aveva sortito gli effetti sperati, visto che F.G. avrebbe sistematicamente violato le prescrizioni del giudice.

Tutte le infrazioni sono state, però, accertate dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica e poi comunicate alla magistratura. A quel punto il gip ha deciso di revocare il precedente benefico e di disporre un ordine di custodia cautelare in carcere.

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