Atri. Dopo le proteste dei genitori, le lettere indirizzate al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi e gli appelli del sindaco di Atri, del presidente della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, della Commissione Pari Opportunità di Teramo e dei docenti dell’istituto, che si sono schierati contro la decisione dell’Usr di negare l’attivazione della doppia classe, finalmente è arrivato il via libera per la composizione di due classi del liceo scientifico ad indirizzo sportivo “A. Zoli” di Atri.
La vicenda ha origini lontane, quando ad aprile il sindaco Piergiorgio Ferretti annunciò che una ventina di studenti sui 46 iscritti avrebbero dovuto cambiare scuola superiore perchè l’Ufficio Scolastico Regionale aveva negato la possibilità di creare una seconda classe.
“Esprimo grande soddisfazione per la risoluzione positiva della vicenda della concessione della seconda classe al Liceo Sportivo di Atri. Si tratta di una soluzione improntata alla logica e al buon senso, anche alla luce del periodo che stiamo vivendo in cui vanno assunte iniziative e adottate misure che favoriscono e incentivano, e non compromettono, il diritto allo studio”; ha commentato la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri.
“Mi sono da subito interessata alla questione – continua la Consigliera di Parità Brandiferri – in quanto ritenevo la mancata concessione della doppia classe una palese negazione del diritto allo studio e una notevole disparità di trattamento in quanto ai 46 ragazzi iscritti veniva preclusa la possibilità di frequentare un Liceo che hanno scelto in totale libertà, giustamente convinti di poter intraprendere la strada migliore per il loro futuro. Ora posso dire di essere molto contenta non solo per i ragazzi coinvolti ma anche per i loro genitori, molti dei quali mi hanno contattata per portarmi a conoscenza della problematica e per sollecitare un mio intervento. Come Consigliera di Parità ho manifestato pubblicamente la mia totale vicinanza e solidarietà a tutti i ragazzi coinvolti auspicando una soluzione che non penalizzasse gli studenti, già fortemente provati dalle conseguenze dell’emergenza pandemica. Il placet allo sdoppiamento della prima classe rappresenta la dimostrazione del fatto che quando le istituzioni remano unite tutte nella stessa direzione, si possono raggiungere grandi risultati per il bene del nostro territorio”.
“Un grande successo che premia e valorizza l’impegno congiunto tra scuola, genitori, studenti ed enti del territorio. Questa è la nostra meravigliosa comunità, capace di farsi carico delle esigenze educative e dei bisogni formativi e sociali di tutte le componenti della popolazione scolastica, in modo inclusivo e democratico!”, è il commento pubblicato sulla pagina social dell’Istituto di istruzione superiore “A. Zoli” di Atri.