Atri. Un ulteriore passo avanti per la demolizione delle abitazioni danneggiate dagli eventi meteorologici del 2017 e per la messa in sicurezza del versante franoso che si è verificato a Casoli di Atri è stato compiuto.
La ditta Ati Hypro s.r.l. con sede legale a Roma, infatti, si è aggiudicata, per l’importo di 139.397,89 euro, la gara per l’appalto del servizio di progettazione definitiva, esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione dei lavori, liquidazione dei lavori e contabilità, regolare esecuzione e pratiche catastali relativi alla messa in sicurezza del fenomeno franoso nella zona ad alto rischio idrogeologico a Casoli di Atri. Il tempo massimo a disposizione per i servizi di progettazione definitivi ed esecutivi e coordinamento della sicurezza in fase progettuale è di 80 giorni, esclusi i tempi per la verifica e l’approvazione dei progetti nei vari livelli da parte della stazione appaltante. Nel frattempo le abitazioni danneggiate che devono essere delocalizzate dovranno essere abbattute dai privati al fine di evitare ritardi nella realizzazione da parte del Comune delle opere di mitigazione del rischio e salvaguardia della pubblica incolumità.
Nel gennaio del 2017 una frana lunga circa 250 metri con un’ampiezza di circa 80 metri e una profondità tra i 3 e 5 metri interessò il centro storico di Casoli di Atri costringendo più di 15 nuclei famigliari, residenti in due palazzine e case singole, a lasciare le proprie case. L’opera, finanziata per l’intero importo di 4 milioni 550mila euro con un contributo regionale, è rientrata sotto la disciplina dell’Usr (Ufficio speciale per la ricostruzione).
“Nonostante le difficoltà legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19 – commentano il Sindaco Piergiorgio Ferretti e l’Assessore con delega ai lavori Pubblici del Comune di Atri, Domenico Felicione – l’iter per portare alla messa in sicurezza della zona e alla ricostruzione delle abitazioni non si è fermato. Entro 80 giorni avremo tutte le documentazioni necessarie legate alla fase progettuale per poter poi avviare le opere di delocalizzazione degli immobili, che intanto devono essere demoliti, e per mettere in sicurezza una zona importante del nostro territorio”.