Atri. Una riduzione dei costi per le utenze domestiche e non domestiche colpite dalle conseguenze economiche legate alla pandemia da Covid-19. Questo è quanto è stato stabilito ieri, 28 giugno 2021, nel corso del Consiglio Comunale di Atri nel quale è stato approvato il Piano Economico Finanziario per il 2021.
Nonostante i costi per i rifiuti siano aumentati per l’ente rispetto al 2019, grazie al fondo Covid che ha previsto oltre 184mila euro per Atri per sostenere le realtà colpite dalla crisi, è stato possibile ridurre le tariffe per le utenze non domestiche. Inoltre, a differenza degli anni scorsi in cui la Tari veniva redistribuita per il 38% alle tariffe non domestiche e per il 62% alle domestiche quest’anno si è deciso di ripartirle rispettivamente al 40% e 60%, il che ha causato una riduzione anche sulle tariffe domestiche.
In conclusione rispetto al 2020 le tariffe domestiche avranno una riduzione del 3-4% mentre le non domestiche (a esclusione di alimentari, ortofrutta e attività che non hanno avuto effetti negativi dal Covid) vedranno una riduzione che si attesta in alcuni casi anche oltre il 10%. Ulteriori dettagli relativi anche alle tariffe, sono reperibili nella delibera pubblicata sul sito dell’ente.
“Grazie al fondo Covid e alle nuove ripartizioni – dichiara il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti – siamo riusciti a ridurre la Tari del 2021 per le utenze non domestiche di Atri colpite dalla crisi economica e anche sulle utenze domestiche. Un piccolo aiuto per le attività commerciali che hanno dovuto chiudere per molti giorni, adattandosi poi a nuove regole che hanno imposto anche una riduzione dei guadagni. Nonostante gli aumenti dei costi che ci sono stati rispetto al 2019 questo fondo ci ha permesso di poter andare incontro alle esigenze dei commercianti e degli operatori economici in genere e anche delle famiglie”.