Sant’Egidio alla Vibrata. Nasce a Sant’Egidio alla Vibrata l’associazione apartitica “Evoluzione Democratica” che, ispirandosi alla dottrina sociale, ha come obiettivo quello di promuovere e favorire l’aggregazione di adulti e giovani, crescita socio-culturale con attenzione alle persone fragili e alle famiglie, sempre più aggredite di una cultura divoratrice di valori etici ed affettivi.
Stimolare e sostenere la politica amministrativa e sviluppare idee che si legano a quello che è lo scopo statutario.
Ad illustrare gli aspetti legati alla nascita di “Evoluzione Democratica” è il presidente, Gianni D’Auri.
“La smorta ipocrisia di questo paese, il silenzio delle mute ragioni”, sottolinea il presidente, ” hanno acceso gli occhi sul presente e sul futuro, tanto da spingere alcuni ad eleggersi in associazione per rendersi attori di un cambiamento culturale attento alle problematiche sociali”.
Come pensate di agire nel concreto. “Puntando sul risveglio delle coscienze di ciascuno”, prosegue Gianni D’Auri. “Siamo essi giovani, mamme o adulti. Vorremmo dire ai giovani: non lasciate il futuro a coloro la cui esistenza temporale, già provata dalle stolide sicurezze e dalle molle indolenze, è oramai al loro limite. Siate voi stessi padroni dei misteriosi orizzonti che si aprono allo spirito e nei quali, senza perdersi, si effondono per tutti gli spazi dell’immaginazione da trasfondersi in concretezza ponderata. Così come alle mamme vorremmo dire: non cedete margine solo per deferenza al maschilismo presuntuoso e importuno, laddove la vostra grazia e la vostra mente, già saggiata da una vita premurosa e cortese e prestata ai vostri cari, ha dato prova di essere degne di capacità espressiva con pervicacia cognizione. Ergetevi, dunque, al ruolo che vi spetta, con ardore e senza riluttanza. Vorremmo poi dire a coloro che hanno goduto di lunga vita di trasmettere, senza ingerenze e magnanimità, la loro perizia a coloro che sono chiamati a surrogarli”.
E’ un richiamo a tutta la cittadinanza santegidiese. “E’ vero”, aggiunge, ” però se il diritto è la morale costituita in sovranità dentro la nostra coscienza in cui esso viene riconosciuto e non concesso, mi viene da dire: svegliamo le nostre coscienze e riacquistiamo l’autarchia ben sapendo che le strade pianeggianti non portano mai in alto. La felicità non si compera, si conquista magari scrivendo insieme la poesia che ravvivi la crepuscolare luce che oscura il nostro paese per non lasciarlo nella terra irrimediabile. Facciamo sì che ciascun santegidiese possa dire domani, alla sua progenie, io c’ero, io dissi, io feci”.