Teramo, l’ordinanza c’è… ma ci sono anche i mendicanti

Teramo. Semaforo di via De Gasperi, ore 10.30. Sei alla guida, ti fermi al rosso e arriva puntuale la solita donna che prova a racimolare qualche spiccio tra gli automobilisti in attesa. Tutto come da copione in una città in cui è talvolta difficile anche prendere un caffè senza venire «assediato». Tutto normale, se non fosse per l’ordinanza emanata dal sindaco Maurizio Brucchi solo qualche ora prima, provvedimento che ha dichiarato di fatto guerra all’accattonaggio e che ha seguito quello contro i bivacchi di qualche settimana fa. Poi però fai qualche metro e trovi un altro mendicante. Poi un altro ancora. E ti viene il dubbio che nulla sia cambiato.

«In realtà è difficile scardinare il fenomeno a distanza di un solo giorno – commenta il primo cittadino – Tutte le forze dell’ordine sono deputate al controllo e si impegneranno a debellarlo». Sono state diverse le segnalazioni di accattonaggio molesto da parte dei cittadini pervenute all’amministrazione e che hanno spinto di fatto ad emanare l’ordinanza per contrastare il fenomeno. Nella stessa ordinanza, il sindaco sancisce il divieto «su tutto il territorio del Comune, di porre in essere forme di accattonaggio molesto, inteso come richiesta insistente e petulante di denaro, attuata con qualunque modalità, in ogni spazio pubblico ed aperto al pubblico, comprese le aree nei pressi di intersezioni stradali o degli impianti semaforici».

E chi non rispetta l’ordinanza, rischia anche la denuncia: «Dopo la sanzione amministrativa, c’è l’identificazione e la denuncia penale se sorpresi ancora a mendicare», conferma il sindaco. Sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro. «Tra l’altro il nostro provvedimento – conclude Brucchi – serve anche a contrastare le associazioni criminali che, a detta degli esperti, sono spesso dietro queste persone che troviamo comunemente per strada o nei locali pubblici. Quando trovano ordinanze del genere su un territorio, tendono poi a spostarsi e ad andare da altre parti».

Chiede tempo anche il Comandante della Polizia Municipale, Franco Zaina: «L’ordinanza è ancora molto fresca, c’è bisogno del tempo necessario per essere recepita dai miei agenti – commenta – Segnalazioni dai cittadini di accattonaggio molesto? Noi non ne abbiamo ricevute in gran numero, almeno non quanto quelle inerenti i bivacchi». Proprio sui bivacchi si era concentrata l’azione dell’amministrazione qualche settimana fa, con una prima ordinanza che andava a contrastare il fenomeno che riguardava soprattutto il lungofiume Tordino. «E’ stato completamente annullato – commenta al proposito il Comandante Zaina – Le aree in precedenza interessate ora sono libere». Insomma, nelle previsioni dell’amministrazione, ben presto i cittadini non troveranno più qualcuno ad attenderli all’uscita di uffici postali, banche o nella malaugurata ipotesi di incontrare un semaforo rosso sul proprio cammino.

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