Che fine hanno fatto le sedute in legno collocate nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria? A porre l’interrogativo in una nota, è Alba Rinascita, gruppo attivo su Facebook.
Oltre a porre un quesito sibillino, la presa di posizione evidenzia un disservizio segnalato a più riprese dai pendolari che usano lo scalo ferroviario.
“Nonostante si faccia retorica sul ripristino dell’ordine e del decoro nei locali della stazione”, scrive Alba Rinascita, “ con l’approssimarsi dell’inverno ritorna, tra il malumore dei viaggiatori, un problema enigmatico ed irrisolto che sinora non è stato rilevato.
Da molto tempo sono scomparse dalla sala d’aspetto della stazione le storiche sedute in legno inventariate tra le proprietà dell’Ente, veri e propri pezzi di modernariato dal valore economico più che discreto, che hanno assistito e servito per decenni e decenni alla vita della nostra comunità viaggiante.
Ogni mattina bisogna assistere allo spettacolo penoso di operai, studenti e soprattutto di persone anziane e di disabili costretti a restare in piedi non sapendo ove potersi sedere per poter trovare un po’ di sollievo.
Nonostante i cento sopralluoghi e le mille dichiarazioni pubbliche nessuno si è preoccupato sinora di considerare il ripristino delle sedute e di denunciarne alla stampa la scomparsa delle vecchie panche”.
Usa anche l’ironia Alba Rinascita, parlando dell’unica sala d’aspetto in posizione eretta per la mancanza di sedie e panche nel caso di specie.
“Dove sono andate a finire le vecchie panche in legno ancora non è dato sapere”, prosegue, “ma di certo tra tutte le limitazioni imposte ai cittadini il taglio della seduta è la privazione più inutile, ridicola e irritante.
Ma perché poi le Ferrovie dello Stato avrebbero voluto eliminare il servizio della panca ai viaggiatori?
O forse trattasi di una vera e propria sottrazione ai danni della comunità ancora non denunciata?
Presto avremo i dovuti approfondimenti. Nel frattempo chiediamo il ripristino immediato delle sedute nella sala d’aspetto”.