In tre hanno assaltato la notte scorsa, intorno alle 3, il Punto Snai di via Conti, a Roseto, la strada che dalla Nazionale porta sul lungomare all’altezza della rotonda nord.
Tre giovani incappucciati a bordo di una Bmw nera, probabilmente una di quelle di grossa cilindrata rubate in città qualche giorno fa, a cui ora i carabinieri della stazione di Roseto stanno dando la caccia. L’intento della banda era probabilmente quello di rubare il cambia-monete. Che però non era nel locale perché i titolari del Punto Snai in questi giorni, con i campionati principali di calcio fermi, lo avevano spostato in un’altra stanza per consentire una serie di lavori di sistemazione.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano all’interno hanno ripreso tutta la scena. Si nota uno della banda scendere a volo dalla vettura con un piccone in mano, mentre un altro apre il portabagagli. Tre, quattro colpi in rapida sequenza che mandano in frantumi lo spesso vetro della porta d’ingresso principale. Colpi che richiamano l’attenzione di alcune persone, soprattutto giovani, che a quell’ora ancora affollavano il lungomare di Roseto, al termine della loro serata di divertimento.
Un bel gruppo di persone ha iniziato ad urlare e ad avvicinarsi alla banda. A quel punto, gli assalitori, non avendo potuto caricare sulla vettura il cambia-monete, risalgono sulla Bmw e a tutto gas fuggono. Sul posto i titolari del Punto Snai, uno dei quali costretto a trascorrere la notte nel locale in attesa che in giornata un vetraio potesse riparare il danno che ammonta a circa 2mila euro.
I carabinieri hanno eseguito i rilievi e sembra che da qualche giorno stessero cercando proprio la Bmw utilizzata per il colpo, poi andato a vuoto al Punto Snai. La gente del posto è esasperata perché la percezione è quella di una scarsa sicurezza. Non per colpa delle forze dell’ordine, ma di un Governo che investe poco o nulla proprio sulla sicurezza. Uno dei titolari ha confidato che dinanzi a certi episodi passa ogni voglia di investire e di fare impresa.
