Martinsicuro. ” Scegli la tua arma. Scegli la tua morte, ti taglio la testa. Ti ammazzo”. E poi offese e improperi. Il tutto veicolato attraverso un video, poi inviato all’ex moglie, che riprende la vetrina di un negozio di armi.
È solo un passaggio, decisamente inquietante, dell’ennesima storia di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori messi in pratica da un giovane padre di famiglia nei confronti dell’ex moglie.
In seguito ad un’indagine effettuata dalla Procura di Teramo, diretta da Antonio Guerriero, in collaborazione con i carabinieri della stazione di Martinsicuro, ieri sera è stato arrestato un uomo del posto, 43 anni, accusati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori (il cosiddetto stalking) nei confronti dell’ex compagna.
Tutta la vicenda, poi finita sul tavolo degli inquirenti, ha preso origine nel febbraio di quest’anno, quando l’uomo (che nella sostanza si era già separato dalla moglie), non curandosi di versargli gli alimenti, ha pretesa la restituzione dell’abitazione di proprietà. Alloggio avuto dai propri genitori e nel quale l’ex moglie viveva con i due figli minori. Quell’appartamento serviva all’uomo per andare e viverci con la nuova compagna e da qui le pressanti e continue richieste di restituzione.
Da quel momento, secondo quanto accertato dalle indagini, erano iniziate delle vere e proprie forme di intimidazione, insistenti e pressanti, condite anche da minacce di morte. Il tutto finalizzato a riottenere l’appartamento.
In alcuni casi le minacce erano inviate attraverso dei messaggi audio e video attraverso WhatsApp.
Durante le indagini è stato acquisito anche un video con il quale l’uomo, decisamente alterato, nel mostrare armi da taglio, si rivolgeva all’ex moglie, invitandola a scegliere l’arma con la quale morire.
Accuse pesanti nei confronti dell’uomo nei confronti del quale è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
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