Nessun danno strutturale. Le ispezioni della Protezione Civile sugli istituti superiori al momento confermano le valutazioni dei tecnici provinciali. Nell’incontro avuto questa mattina tra il presidente dell Provincia, Renzo Di Sabatino, insieme al consigliere delegato, Graziano Ciapanna, con i dirigenti degli istituti del capoluogo, è stato fatto il punto sulle opere in corso.
Già esaminati il Pascal, il Liceo classico/Convitto Delfico e il Milli, e, al momento non sono stati registrati problemi. Gli unici edifici con problemi restano, dunque, alcune parti del Pascal e quella del Comi già accertate dopo il sisma del 24 agosto. Le scuole dove da subito sono state inviate le imprese per la sistemazione dei “danni alle parti non strutturali” saranno riaperte non appena terminati i lavori e puliti gli ambienti.
“Così come ci è stato chiesto ufficialmente con una nota dai dirigenti scolastici”, ha detto Di Sabatino, “abbiamo insistito con la Protezione Civile per fare un’ulteriore verifica sugli stabili, verifica che si aggiunge ai sopralluoghi già effettuati dai nostri tecnici. Rilevo che fino ad ora le risultanze coincidono; non appena ci verranno rilasciate le consegneremo ai dirigenti scolastici e pubblicheremo sul sito la sintesi delle schede Aedes, insieme alle risultanze dei nostri sopralluoghi. Quindi, anche se alcune scuole sono già pronte e utilizzabili, chiederemo al sindaco di far riprendere l’attività didattica lunedì prossimo (in concomitanza con la riapertura delle scuole comunali teramane) in maniera da completare agevolmente le operazioni di pulizia e di sistemazione dei locali”.
Intanto sono arrivate due squadre di esperti del Consorzio Reluis convenzionato con la Protezione Civile che sono al lavoro sulle altre scuole di Teramo, sebbene non ci siano particolari rilievi. Nel corso dell’incontro, inoltre, sono stati affrontati anche i temi riguardanti la prospettiva e la programmazione in riferimento all’aspetto specifico della vulnerabilità sismica e agli interventi necessari per raggiungere livelli ottimali di antisismica.
“La prossima settimana”, ha ribadito Di Sabatino, “stipuleremo il contratto di vendita della Caserma dei carabinieri, della parte non vincolata per legge circa 4 milioni la destineremo ad affrontare questo nodo irrisolto da un decennio. Faremo gli studi di vulnerabilità in tutti gli istituti e sulla base di quanto accerteremo approveremo un Piano di intervento definendo le priorità. Naturalmente non basteranno i nostri soldi ma confidiamo sul Piano scuole del Governo che mi auguro sia adeguato alle necessità di tutte le strutture. Non è un processo a breve termine ma lo abbiamo messo in moto”.