Giulianova, Orsini 63: proprietari attaccano il portavoce degi sfrattati

Giulianova. Il clamore sulla vicenda del Condominio Orsini 63 non si spegne. Questa volta sono i proprietari a scrivere una lettera al fulmicotone con la quale attaccano il portavoce degli inquilini sfrattati, Cosimo Pastore.

Una missiva dai toni forti già nell’incipit: “Ad ogni sua replica, ad ogni sua insensata parola, ad ogni suo disperato tentativo di far valere un diritto non acquisito, merita che qualcuno la faccia rinsavire perché lei, Sig. Pastore, ha perso il lume della ragione”.

“Lei ha organizzato – continuano i proprietari – una conferenza stampa contro il Tribunale, la legge italiana, sta strumentalizzando politici, cerca il sostegno di qualche furbo come lei che ha mirato gli appartamenti di prestigio, prende in giro i Giuliesi ed i giornalisti che, molto professionalmente e pazientemente, ancora si prestano a seguire le sue folli fantasie, a sentire la nuova interpretazione della Legge e subire le visioni patetiche di un uomo di mezza età che sogna due appartamenti di prestigio a costo quasi nullo e poi parla di emergenza sociale….. Ma come le viene in mente di affermare che i proprietari rischiano di dover restituire le case? Ma cosa dice? Di cosa parla?”

Per i proprietari “la Legge, che le piaccia o no, ha dato il suo giudizio. Può non andarle bene, ma è così, ed il suo parere conta poco, per non dire nulla. Dura lex, sed lex…..Le leggi le applicano i giudici, i processi si fanno nelle aule dei Tribunali, non sui giornali. Ci sarà un motivo o tutti i Giudici, compresi quelli della Corte di Appello, sono pazzi ed in malafede?”

Nella lettera si richiede di togliere “manifesti contro le istituzioni arrogandosi il diritto di scrivere Orsini 63″ perché ‘ledono l’immagine del nostro stabile”. E sulla questione dell’affitto scrivono “lei sostiene di pagare regolare affitto, utenze, tutto e di più. Ha provato a fare un giro su Subito.it, Tecnocasa, Immobiliare.it? Se lei ritiene di pagare un canone equo, non avrà nessun problema a trovare un’altra sistemazione ma lei non vuole farlo”.

I proprietari si domandano: “perché tutto questo accanimento a restare ad Orsini 63?”, chiedendo a Cosimo Pastore “chi le ha dato il permesso di installare telecamere che guardano su aree pubbliche”.

L’appello si conclude con un invito da parte dei proprietari: “prenda i suoi affetti personali e cerchi una casa dove continuare a fare quanto sostiene di aver fatto: pagare! Lei deve pagare Pastore. Lei non viene a fare il padrone a casa altrui. Dentro Orsini 63, di suo, non c’è nulla. Forse solo una cucina, un letto, un materasso, una TV che è pregato di portarsi dietro!”.

Impostazioni privacy