Tortoreto, recinzioni e protezioni: multati 13 stabilimenti balneari

Tortoreto. Tredici stabilimenti balneari multati dalla Dogana con sanzioni da 1043 euro ciascuno.

 

 

 

Anche quando le attività sono chiuse (solo in questi giorni il popolo dei balneari sta lavorando per il periodo di Pasqua) non mancano controlli e sanzioni. I responsabili delle Dogane di Pescara (verifiche sono state effettuate anche dalla Capitaneria di Porto), infatti, hanno rilevato irregolarità per quanto concerne le recinzioni di 13 strutture balneari. I controlli sono stati effettuati in due momenti diversi.

 

 

 

Dapprima una ricognizione, con fotografie. Poi la contestazione delle infrazioni ai concessionari in una successiva verifica. Le multe, tutte da 1043 euro, riguardano come detto l’apposizione delle piccole recinzioni. In alcuni casi si tratta della sistemazione delle cosiddette barriere anti vento, utili per periodo invernale per arginare gli effetti delle mareggiate e del trasporto di sabbia. In alcuni casi, invece, semplici recinzioni (decisamente rimovibili,  minimali) a protezione della struttura dai vandali. La normative, però, sono chiare e sono scattate la sanzioni. In ogni caso, quasi tutti i concessionari sono in procinto di presentare i relativi ricorsi per l’annullamento delle rispettive sanzioni.

 

 

 

 

Qui si innesta un ulteriore ragionamento, anche e soprattutto in ottica futura. Come detto, le multe sono scattate per la presenza nell’area demaniale di recinzioni e protezioni. Che sono previste dal nuovo piano demaniale regionale, ma non ancora da quello comunale che deve essere adeguato. Fino a quando l’operazione non sarà perfezionata (entro l’anno l’esecutivo dovrebbe affidare l’incarico per la revisione e adeguamento dello strumento che disciplina l’assetto degli arenili), si applicano le norme più restrittive, ossia quelle del piano in vigore. Da qui le sanzioni. A prescindere dall’esito dei ricorsi, la questione potrebbe riproporsi nel prossimo autunno, quando finirà la stagione balneare e gli operatori saranno di fronte al problema di proteggere nuovamente le strutture.

 

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