Teramo, sull’esternalizzazione dei nidi Romanelli chiede a Brucchi un anno sabbatico

Utilizzare la premialità regionale nel prossimo anno scolastico per rimandare di dodici mesi la possibile esternalizzazione dei nidi comunali. E’ stato questo il pensiero ribadito dall’assessore comunale all’istruzione Piero Romanelli, a margine di un convegno sulla riforma della scuola prevista dalla legge 107 sul sistema integrato scuola 0-6 anni, organizzato dal Gruppo nazionale nidi e infanzia d’Abruzzo, svolto questo pomeriggio nell’auditorium del Convitto Delfico a Teramo, a cui hanno partecipato anche il vice sindaco di Giulianova, Nausicaa Cameli e i rappresentanti dei genitori di alcuni asili.

L’iter normativo, che prevede importanti modifiche per i nidi che non saranno più servizi a domanda individuale ma entreranno a far parte del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai 6 anni, ha avuto, infatti, nelle ultime settimane un significativo scatto in avanti, con l’obiettivo di essere completato per la fine del 2016.
In attesa che i decreti attuativi della nuova legge siano completati, dunque, Romanelli ha confermato la propria volontà di non esternalizzare alcuna struttura comunale, ribadendo la sua personale contrapposizione all’idea del sindaco.

“Nei prossimi giorni”, ha detto l’assessore, “ho già fissato degli incontri con la maggioranza per spiegare la mia idea che consiste nell’utilizzare il finanziamento regionale dal prossimo settembre, in modo da avere alcune educatrici in più da impiegare nei nostri nidi per ospitare più bambini, senza dover ricorrere alla privatizzazione. Stiamo aspettando in questo senso una risposta anche dalla Regione ma io sono fiducioso che il sindaco e la maggioranza possano accettare la proposta di prenderci un anno sabbatico in attesa delle risposte del Governo”.

Ma visti i tempi ristretti bisognerà fare in fretta per convincere quanti, primo cittadino in testa, avevano già dato per certo il risparmio di qualche soldino grazie all’affidamento di una struttura ai privati. E nell’ottica della spending rewiew, Romanelli tocca anche un altro nervo scoperto che è quello dell’introduzione della settimana corta e della razionalizzazione del servizio trasporti, necessari per ridurre, almeno in parte, le uscite comunali.

“Ci dobbiamo mettere in mente che da soli non si va da nessuna parte”, ha aggiunto Romanelli che ha proposto un tavolo di lavoro provinciale che metta insieme tutti i Comuni e le scuole del territorio per cercare soluzioni “di risparmio” che possano andare bene per ciascuna realtà.
“Auspico che il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale, possa lavorare in questo senso perché è obiettivo di tutti senza dubbio contenere i costi, ma assicurando anche il mantenimento degli stessi standard dei servizi”.

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