Teramo, la beccaccia salva grazie alle Guardie Ambientali

Una battaglia portata avanti a colpi di carte da bollo è stata quella vinta dalle Guardie ambientali d’Italia (Gadit), impegnate in prima linea per salvare la beccaccia, una tipologia di uccelli inserita nelle specie a rischio estinzione. La giunta regionale, infatti, ha deciso di non prolungare il prelievo dell’animale nella provincia teramana.

“Già da tempo”, spiega in una nota il presidente Gadit, Gaetano Ercole, “avevamo sollevato la problematica relativa al prelievo di questa specie ed in particolare avevamo contestato il metodo con cui gli ambiti territoriali caccia Vomano e Salinello avevano formato i Censitori/Monitoratori di beccaccia”.

Ma, nonostante le molteplici missive e richieste di intervento inviate alla Provincia di Teramo, non c’è stata, secondo le Gadit, la stessa sensibilità mostrata dalla Regione, visto che sarebbe bastato che l’Ente di via Milli prendesse in considerazione le rimostranze espresse dalle Guardie ambientali per giungere alla stessa conclusione.

“Aggiungo”, si legge ancora nella nota di Ercole, “che il periodo di prelievo di questo splendido pennuto era stato oggetto di un ricorso da noi presentato al Tar de L’Aquila, il cui giudizio formale, è ancora pendente. Per quest’anno la beccaccia è salva”.

Inoltre le Gadit invitano le associazioni venatorie a passare la notizia della chiusura della caccia alla beccaccia che avverrà il 10 gennaio, a tutti i propri iscritti per fare in modo di “evitare che qualche cacciatore non informato possa sbadatamente continuarne a ucciderne”.

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