Martinsicuro, bimbe uccise dalla madre. Il papà: non vedo Samira da 3 anni

Martinsicuro. Comparirà lunedì mattina dinanzi alla Crown Court di Bradford, con la pesante imputazione di duplice omicidio pluriaggravato, Samira Lupidi, la 24enne originaria di Martinsicuro che lo scorso 17 novembre ha ucciso a colpi di coltello le due figliolette Evelyn di 3 anni e Jasmine di uno.

Il confronto è stato fissato dalla pubblica accusa ma non è ancora certo che la donna sarà nelle condizioni fisiche e mentali per affrontare un’udienza di incolpazione: un primo rinvio c’è stato infatti ieri perchè, come ha riferito il legale della donna, Alison Todd, “la giovane mamma è sconvolta”, invitando la Corte a comprendere le sue ragioni. Non c’è soltanto la famiglia inglese della donna a Bradford, alle porte di Leeds, 300 chilometri a nord di Londra, ad essere sconvolta da quanto accaduto.

 

 

A Martinsicuro, nella zona Tronto al confine con il territorio marchigiano di Porto d’Ascoli, chi la ricorda vivace e sempre sola con i due fratelli, ha difficoltà a capire cosa possa essere successo nella mente di Samira. I carabinieri della compagnia  Alba Adriatica, intanto, hanno rintracciato il padre, Dario Lupidi,ex buttafuori,  che vive a San Benedetto del Tronto. “Non vedo mia figlia da tre anni”, avrebbe riferito.

 

 

Ha fatto in tempo a conoscere solo la nipotina più grande; qualche volta il figlio di 19 anni che sta con lui ha avuto contatti con la sorella via Fb. Per l’uomo non sembrano esserci le possibilità di raggiungere la figlia per le difficoltà economiche in cui verserebbe. Nel 2011 la 24enne si era trasferita in Inghilterra. A Bradford viveva con il marito Carl Weaver, di 31 anni. Forse tra loro i rapporti erano tesi.

 

 

 

Probabilmente anche per questo si era trasferita in una casa di accoglienza per donne. La Bbc riferisce che “dall’autopsia è emerso che le piccole sono morte a causa di più coltellate. Molti gli abitanti della zona che hanno raggiunto il luogo dell’omicidio e tanti, secondo quanto riferisce la stampa locale, i mazzi di fiori lasciati sul posto. In un biglietto, si legge: “Riposate in pace angioletti, siete in mani sicure in paradiso”.

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