Convegno per il decennale della Protezione Civile a Giulianova: Ruffini annuncia novità per il Piano di Emergenza Comunale

Giulianova. In una sala Kursaal gremita, questa mattina, durante il convegno organizzato dalla Protezione Civile locale per festeggiare i dieci anni di presenza a Giulianova, si è parlato anche del Piano di Emergenza Comunale. A

dottato nell’ottobre 2012 il piano ha individuato 14 aree di attesa (luoghi nei quali deve essere garantita la massima assistenza alla popolazione immediatamente dopo l’evento calamitoso, oppure successivamente alla segnalazione della fase di preallarme), individuate nelle seguenti zone: Campo delle Fiere, Piazza Bellini, Piazza Buozzi, Ruetta Scarafoni (dietro Ospedale), Piazza nella parte posteriore della scuola di Colleranesco, Piazza della Trinità–Chiesa a Case di Trento, Parco Annunziata (Viale dei cedri), Piazza Roma, Piazza Dalla Chiesa, Piazza Dalmazia, Piazza Fosse Ardeatine, Parco Vuillermin-Parco degli Eucalipti, Piazza di Villa Pozzoni e parcheggio di Via Ripoli. A queste si aggiungono 5 aree di accoglienza, in grado di accogliere ed assistere la popolazione allontanata dalle proprie abitazioni, ubicate rispettivamente nella Pista di atletica in Zona Orti, nel Campo sportivo Castrum, nel Campo sportivo dell’Istituto Gualandi, nel Parco Chico Mendez e nel parcheggio di Via Ippodromo.

Lo Stadio Fadini è stato invece stato individuato quale area di ammassamento, deputata cioè a raccogliere uomini e mezzi necessari alle operazioni di soccorso alla popolazione. Cuore pulsante del sistema di intervento è il C.O.C., Centro Operativo Comunale, ubicato nella sede della Polizia Municipale.

L’assessore Ruffini, dopo alcuni interventi che hanno sottolineato come il piano, nonostante sia stato adottato tre anni fa, non sia ancora stato reso operativo, portandolo a conoscenza della popolazione e individuando le varie zone di attesa, accoglienza e ammassamento, con apposita segnaletica, e che hanno evidenziato come alcune aree – come quella nel campo sportivo Castrum – siano in aree troppo vicine al fiume, si è impegnato a far rivedere il Piano e a pubblicizzarlo per renderlo efficace.

Altro punto dolente uscito fuori dal convegno è la mancanza di una sede per l’associazione locale di Protezione Civile, mancanza che rende più difficile l’operatività e impedisce ai numerosi volontari di svolgere al meglio l’attività a favore di tutti i cittadini.

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