Pescara. Lo stato dell’arte delle iniziative assunte dalla Regione per il recupero della qualità delle acque in vista dell’inizio della stagione balneare nella città di Pescara. E’ stato illustrato, questo pomeriggio, a Pescara, in Regione, dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il vice sindaco Enzo Del Vecchio, l’assessore comunale Giacomo Cuzzi, l’assessore con delega alla Pesca, Dino Pepe, ed i rappresentanti delle associazioni di categoria di commercianti, industriali e balneatori.
“Rispetto alla quota di dragaggio naturale che scaturirà dal taglio della diga foranea – ha esordito D’Alfonso -, i relativi lavori, per un importo pari a 3,5 milioni di euro, sono stati affidati ad un raggruppamento di imprese individuato con gara d’appalto. L’impresa aggiudicataria, – ha proseguito – avendo voluto attendere l’idoneità di tutti i pareri convergenti ed in particolare la convalida del parere del Comitato VIA, una volta acquisito questo, si è messa all’opera per redigere il progetto esecutivo”.
D’Alfonso ha anche spiegato che lo slittamento dei tempi deriva da una posizione di cautela da parte della Direzione marittima di Pescara che, prima di dare il via libera, intende salvaguardare sia la pulizia delle acque che la sicurezza degli operatori della pesca.
“Infatti, – ha rappresentato il Presidente – se è vero che il taglio della diga foranea produce una sorta di dragaggio naturale, dall’altro lato riduce anche una quota di sicurezza per gli operatori del mare soprattutto in caso di avverse condizioni meteo. Ecco perchè il comandante Moretti – ha ribadito D’Alfonso – vuole essere certo che, in un lasso di tempo definito, si facciano quelle opere ulteriori di difesa dell’asta portuale fluviale all’incrocio tra il canale fluviale ed il mare, al largo, consistenti nell’allungamento dei due moli. Un intervento per il quale ci sono già risorse disponibili per un ammontare di 15 milioni di euro”.
Intanto, entro il mese marzo sarà pronto il progetto esecutivo e da quel momento le opere saranno immediatamente appaltabili. D’Alfonso ha anche precisato che “le opere in questione, che non sono nuove opere poichè riguardano la sicurezza, non saranno sottoponibili al vaglio del Comitato VIA nazionale ma solo a quello regionale”.