Rancitelli, parlano gli aggressori: “Piervincenzi riprendeva i bambini”

Pescara. Si chiamano Jhonny e Kevin i due cugini, giovanissimi, che lunedì hanno aggredito la troupe di Rai 2, guidata da Daniele Piervincenzi, mentre girava un reportage nel Ferro di Cavallo di Rancitelli.

Stamattina, durante il blitz interforze che ha controllato a tappeto l’intero quartiere popolare, i due ragazzi, denunciati insieme a un 35enne di Loreto Aprutino, si sono “sfogati” davanti ai giornalisti presenti.

“Abbiamo sbagliato ma siamo stati provocati”, ha affermato Jhonny, spiegando che la sua reazione è scaturita dopo aver più volte chiesto a Piervincenzi di non riprendere con la telecamera il figlio e il nipote affacciati al balcone, “ma lui la telecamera non l’ha abbassata, ha continuato a riprendere i bambini”.

Secondo i due ragazzi, il giornalista di Popolo Sovrano avrebbe avuto modi insistenti e provocatori: Piervincenzi sarebbe stato sul posto anche qualche giorno prima “e gli abbiamo già detto di non tornare”.

Jhonny, che ha dichiarato di non spacciare ma di essere uno meccanico abusivo, ha aggiunto: “Sono sceso e Piervincenzi continuava a insistere, ho reagito con una spinta, lui ha insistito, è partito uno schiaffo, li abbiamo inseguiti per farli scappare e sono caduti: sono dispiaciuto e gli chiedo scusa”.

“E’ stato uno sbaglio”, prosegue Kevin, “però l’atteggiamento di Piervincenzi non va bene”. “Ha un brutto atteggiamento”, ha incalzato ancora Jhonny, “si è messo a correre dietro a un tossicodipendente, strattonandolo per il giubbino per intervistarlo: io lo conosco, i genitori non lo sanno che si droga. Ora lo hanno cacciato di casa e dorme sotto un ponte”.

I giovani si dicono pentiti, “ora ci vergogniamo di andare in giro, dobbiamo coprirci con il cappuccio, ma siamo persone per bene, chiedetelo a tutti: non abbiamo mai dato fastidio a nessuno”.

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