Pescara, al via la campagna ‘Libera di Abortire’

Pescara. È stata lanciata oggi a Pescara la campagna “Libera di Abortire” promossa da Radicali Italiani insieme a IVG ho abortito e sto benissimo, Non è un veleno, UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), Giovani Democratici Abruzzo, Giovani Democratici Milano, Si può fare e Take… Action!.

Libera di Abortire si prefigge di tutelare i diritti delle donne e delle persone che decidono di interrompere la gravidanza e di accompagnarle nel processo fornendo loro tutte le informazioni così difficili da reperire.

“A più di 40 anni dall’entrata in vigore della legge 194 che ha decriminalizzato e regolamentato il diritto all’aborto, non siamo ancora nella condizione di decidere autonomamente e accedere liberamente all’interruzione volontaria di gravidanza, per colpa del numero altissimo di obiettori, delle violenze fisiche e psicologiche, dell’assenza di informazioni chiare e scientificamente corrette e delle amministrazioni anti-abortiste”, ha affermato durante la conferenza stampa nella sala del Consiglio regionale Giulia Crivellini, avvocata e tesoriera di Radicali Italiani. “A Pescara ne abbiamo fatto le spese con la mozione Rapposelli al Comune di Pescara (assegni alle donne che scelgono di non abortire) e con la circolare dell’assessora regionale Verì che consente la somministrazione della pillola RU486 solo in ospedale e non nei consultori”, ha confermato Claudio Mastrangelo, segretario dei Giovani Democratici Abruzzo.

Per ora la campagna toccherà le dieci città italiane che più subiscono le conseguenze dei disservizi sull’aborto con dei manifesti che raccolgono le testimonianze di chi ha subito violenze fisiche e psicologiche dopo aver scelto autonomamente e responsabilmente di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza.

Impostazioni privacy