Mediamuseum, ala est in vendita: Tiboni contro il comune di Pescara

Pescara. I lavori di riqualificazione del Mediamuseum di Pescara, che dovrebbe diventare il Museo Officina del Cinema Ennio Flaiano, potrebbero subire “un ridimensionamento che non era negli accordi intercorsi tra la Fondazione Tiboni e il Comune di Pescara”.

Per questo protesta la presidente dell’ente, Carla Tiboni, che chiede spiegazioni al sindaco di Pescara, Carlo Masci, dopo avere scoperto che l’ala est dell’immobile è stata inserita nel Piano delle alienazioni 2022 per un valore di 2,8 mln di euro, piano che andrà in approvazione domani in consiglio comunale.

“È stato sempre detto – ha scritto la Tiboni in una nota – che il Mediamuseum è la casa naturale dei Premi Internazionali Flaiano e l’avere vinto il bando del Ministero dell’Interno, che ha riconosciuto la valenza del progetto predisposto per il Mediamuseum e la riqualificazione dell’antistante Piazza Emilio Alessandrini, ha consolidato questo aspetto non più ignorabile per importanza culturale”.

Il sindaco però ha replicato sostenendo che la decisione di alienare l’ala est dell’immobile “non cambia nulla” in riferimento alla riqualificazione del Mediamuseum, sottolineando anche che quella parte dell’edificio non rientrerebbe nell’intervento di risanamento finanziato dal Pnrr per 1,9 milioni di euro.

“Vorrei precisare che in quanto avvocato, abituata a verificare e conoscere il contenuto delle leggi e degli atti – ribatte oggi la Tiboni – andrebbe meglio esaminata la ‘lettera di intenti’ della Fondazione Tiboni che il Comune ha fatto propria per partecipare al bando del Ministero dell’Interno, perchè in essa è espressamente indicato che l’ala est dell’ex tribunale rientrava nel progetto di cui si chiedeva il finanziamento che è stato poi concesso”.

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