Montesilvano Colle, Ecoistituto Abruzzo: ‘Salvate la Fonte Vecchia’

DamianiMontesilvano. E’ l’Ecoistituto Abruzzo a lanciare, al sindaco Maragno e al presidente della Provincia Testa, la  richiesta urgente di intervento per la salvaguardia della principale fontana storica di Montesilvano Colle, la cosiddetta Fonte Vecchia.

“Nel corso dei lavori in corso appaltati dalla Provincia finalizzati all’ampliamento e potenziamento delle bretelle di collegamento tra la SR 16 bis e la variante alla SS 16”, spiega il dottor Giovanni Damiani dell’associazione Ecoistituto Abruzzo, “è riemersa alla luce questa estate, una fontana antica in prossimità di fosso Mazzocco, lungo la strada di collegamento con Pescara Colli-Via Di Sotto. Tale fontana, non ha pregio architettonico ma ha una grande importanza storica e ancora oggi emette una copiosa portata di acqua. La sua sorgente ha consentito l’insediamento della civiltà sulla collina di Montesilvano, secondo taluni studiosi fin da neolitico, assieme alla Fonte dell’Olme e alla Fonticella”.

Scrivendo agli amministratori pubblici, Damiani ricorda che “la Fonte Vecchia è antichissima ed è stata per secoli (ma meglio sarebbe dire millenni) la principale risorsa di acqua potabile della zona, per cui stiamo parlando, in definitiva, delle origini antiche di Montesilvano, oggi divenuta la terza città d’Abruzzo e dei suoi dintorni”. Con il passare dei secoli, purtroppo, la fonte “ha perso importanza con l’arrivo dell’acquedotto del Tavo ed è stata successivamente sepolta con scarichi di materiali inerti, effettuati da imprenditori edili e”, sottolinea ancora Damiani, “autorizzati dal Comune, tra il 1960 ed il 1968”.

Dopo la riscoperta, l’aera dell’antica fontana è stata recentemente visionata dal Presidente dell’Archeoclub di Pescara Giulio De Collibus e dall’archeologa Martina Pantaleo che, secondo quanto riferito da Damiani, hanno riscontrato come, “nonostante il periodo arido, la fonte emette ancora copiosamente acqua apparentemente molto pura, per qualche litro al secondo”. Acqua, che, peraltro “è stata intubata mediante una conduttura sepolta del diametro di circa 30 centimetri”, prosegue l’esperto, “che scarica dopo pochi metri nel vicino Fosso Mazzocco”.

Rimarcando che “la salvaguardia della Fonte non interferisce minimamente con la sistemazione stradale in corso e che la stessa ha, senza problemi, ampie possibilità di essere recuperata, immediatamente o nel futuro, con interventi peraltro poco onerosi”, il raprpesentante dell’Ecoisituto si dice preoccupato dal fatto che “Fonte Vecchia sembra destinata ad essere di nuovo reinterrata nel corso dei lavori attuali: il paramento murario della fontana è solo in parte visibile perché la sua parte bassa (ove presumibilmente si trova la vasca) è stata sepolta recentemente con ciottoli a costituirne un drenaggio;, e sopra detti ciottoli è stato sistemato un telo di tessuto-non-tessuto che lascerebbe intendere l’intenzione di ricoprimento del manufatto, mantendo il sottostante ‘vespaio’ in funzione di drenaggio”. Per questo, dunque, Damiano chiede a Guerino Testa, nella sua funzione di Commissario ed ex Presidente della Provincia di Pescara, stazione appaltante, “di segnalare al Responsabile unico della Provincia Luciano Mancini la situazione sopra descritta, e al Direttore dei lavori Franco Farchione, per disporre il non ricoprimento di Fonte Vecchia e la sua liberazione dai detriti e dal ciottolame che la copre in buona parte, per consentirne la salvaguardia, lo studio e per porre le basi per un suo recupero quale bene storico culturale e sociale per la Comunità”.

“Al Comune di Montesilvano ed alla regione Abruzzo”, infine, “si chiede di prendere a cuore la causa della salvaguardia ed il recupero della fontana in oggetto”.

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