Pescara. La ripresa delle attività dopo le festività natalizie a Pescara coincide con il post-emergenza maltempo: in città tutto sembra scorrere senza problemi, che invece restano per chi deve raggiungere il capoluogo adriatico da fuori.
Tra questi anche gli studenti fuori sede dell’università d’Annunzio, impossibilitati a raggiungere l’ateneo pescarese, che resta aperto al contrario della sede teatina.
Se, infatti, il sindaco Alessandrini ha disposto la chiusura di tutte le scuole cittadine, per l’università la competenza spetta al Rettore Carmine Di Ilio, il quale ha scelto di tenere chiusa solo il campus di Chieti, lasciando ordinariamente aperte le attività per quelle di Pescara, scatenando le proteste di molti iscritti ancora bloccati in Molise o in Puglia. “Siamo studenti di serie b”, si legge in una nota polemica, “riceviamo un trattamento diverso pur essendo dannunziani anche noi”.
La paura è quella di non poter consegnare i moduli per la tesi o frequentare i workshop con frequenza obbligatoria, come per gli iscritti ad Architettura, mentre nel calendario degli iscritti a Lingue sono previsti degli esami già oggi.
“Le difficoltà di mobilità sono reali ed evidenti”, prosegue la nota, “: l’aeroporto di Brindisi chiuso per la giornata di ieri, alcuni sindaci salentini che invitano la cittadinanza a non spostarsi con la macchina e a restare in casa, l’invito a non immettersi in autostrada poiché ieri il tratto abruzzese della A14 è stato chiuso per neve”.
Gli studenti chiedono a gran voce, “anche con la mediazione del sindaco e del prefetto che il rettore cambi idea e che sospenda le attività nella giornata di oggi e domani anche per la sede di Viale Pindaro venendo incontro a tutti coloro i quali sono impossibilitati a spostarsi”.