Pescara, il Sacro Cuore diventa santuario: insorgono i parrocchiani

Pescara. La chiesa del Sacro Cuore “promossa” a santuario dal vescovo, ma i parrocchiano insorgono: “Così, niente più battesimi e comunioni”.

La chiesa del Sacro Cuore, l’imponente edificio che domina l’ingresso su corso Umberto fin dal 1886, nel pieno centro della città, destinata a diventare un santuario per volere del vescovo Valentinetti. Non esattamente una bella notizia per i parrocchiani che, guidati dal signor Roberto Di Bartolomeo, protestano per conservare lo stato attuale della parrocchia.

“Il vescovo ha deciso di farla diventare Santuario e di incorporarla nella parrocchia di San Pietro”, spiega il residente, “Noi parrocchiani e laici impegnati da tanti anni nella parrocchia non siamo d’accordo e stiamo divulgando intanto la notizia sperando che il vescovo ci ripensi: così la parrocchia non esisterebbe più:  non saranno più celebrati alcuni Sacramenti propri della vita cristiana, cioè i battesimi, le prime comunioni e le cresime”.

“Per quanto riguarda i matrimoni e i funerali”, prosegue Di Bartolomeo, che ha creato appositamente la pagina Facebook ‘No Soppressione Parrocchia Sacro Cuore, “ saranno celebrati su richiesta degli interessati (o dei parenti del defunto) che dovranno motivare la propria scelta al nuovo Rettore Don Tonino Di Tommaso”.

Da qui l’appello ai parrocchiani: “Vi chiedo di rispondere all’appello: insieme ad altri operatori della Comunità parrocchiale stiamo cercando di far sentire la nostra Voce al Vescovo (che finora non ci ha voluto ascoltare)”, conclude Roberto Di Bartolomeo.

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