Pescara. C’è anche il Comune di Pescara tra gli scarichi ‘abusivi’ che finiscono nel fiume, senza passare per il depuratore. Dopo l’allagamento dei sotterranei di Palazzo di Città, si è infatti scoperto uno degli scarichi ‘ignoti’ che arrivano nel corso d’acqua è collegato all’impianto del Municipio e probabilmente alla rete delle acque nere.
“Grazie ai lavori del DK15 in corso sulla sponda nord del fiume Pescara – dice il vicesindaco Enzo Del Vecchio – è stato possibile venire a conoscenza di condotte fognarie e di acque meteoriche prima ignote agli uffici comunali e convogliarle verso il depuratore affinché queste non rappresentino più un problema per il fiume. Per via dei lavori in corso, voluti proprio per risanare il tracciato fluviale, oltre che per mettere le sponde al sicuro da allagamenti ed eventuali esondazioni, siamo venuti a scoprire che in una delle condotte rinvenute si riversavano anche parte degli scarichi e acque bianche del Comune di Pescara. E molto probabilmente, non solo quelli del Comune di Pescara, ma anche di altri uffici pubblici e abitazioni private ricadenti nell’area di Piazza Italia”.
“Un’amara scoperta”, sottolinea il vicesindaco, che si sofferma sulla “mancanza di una mappa dei sottoservizi, che non c’è mai stata, una carenza grave che va colmata”.
“Fatte tutte le verifiche dovute – aggiunge il vicesindaco – la struttura tecnica del Comune ha immediatamente messo il fenomeno in relazione con i lavori della golena nord e posto il riparo, convogliando anche quel canale al depuratore, come accadrà per tutti gli scarichi che vanno a fiume, censiti e non censiti, una volta finiti i lavori del DK15 e cioè quando questo sistema di raccolta di tutti gli sfioratoi e di tutte le condotte fognarie ignote saranno convogliate, cosa che auspichiamo avvenga entro dicembre”.
Foschi: “Amministrazione incompetente”
“Ancora una volta è toccato ai cittadini scoprire e svelare un gravissimo problema ambientale, ovvero l’esistenza di una condotta fognaria del Comune che scarica direttamente nel fiume Pescara, e che, chiusa dai lavori del DK15 in corso sulla golena nord, ha determinato l’allagamento dei sotterranei del Comune stesso. Ancora una volta la giunta Alessandrini e il vicesindaco Del Vecchio erano a conoscenza della problematica ma, di nuovo, esattamente com’è accaduto per l’emergenza balneazione, hanno scelto di non dire nulla alla popolazione e di nascondere il fatto, puntualmente smascherato. Un comportamento omissivo che, oltre a sottolineare, per l’ennesima volta, l’inadeguatezza di chi pretende di amministrare il territorio, pone un problema di affidabilità dell’intera compagine di governo. Se dipendenti comunali e cittadini non avessero inoltrato a noi le proprie segnalazioni, sicuramente avrebbero continuato a lavorare tra feci, liquami di fogna e odori nauseabondi, ovvero in locali insalubri sui quali oggi devono obbligatoriamente intervenire la Asl nonché tutti gli Organi deputati a garantire la sicurezza e l’igienicità dei luoghi di lavoro”. Così Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che ieri ha portato alla luce il problema dei liquami che hanno invaso i piani interrati del Palazzo comunale – sede ex Inps.