San Giovanni Teatino, una Costituzione ad ogni neodiciottenne

San Giovanni Teatino. La cerimonia di ieri pomeriggio (6 giugno) nella sala consiliare del Comune ha concluso le celebrazioni per la Festa della Repubblica a San Giovanni Teatino. Ripetendo la bella iniziativa che si è consolidata negli ultimi anni, il Sindaco Luciano Marinucci ha consegnato una copia della Costituzione Italiana a tutti i giovani di San Giovanni Teatino, settanta, diventati maggiorenni nell’ultimo anno. Un modo originale per celebrare la ricorrenza del 2 giugno.

 L’occasione per dare un forte messaggio, attraverso i giovani, a tutti cittadini di San Giovanni Teatino, risvegliandone senso di responsabilità ed impegno civile.

 Intervento del Sindaco Luciano Marinucci: “La politica è una brutta cosa. Che me n’importa della politica?”. Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: “Ma siamo in pericolo?” E questo dice: “Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda”. Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: “Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda”. Quello dice: “Che me ne importa? Non è mica mio!”. Questo è l’indifferentismo alla politica.

 Inizio il mio discorso con questo aneddoto raccontato da Piero Calamandrei, un gigante della nostra storia repubblicana, perché, nonostante sia stato scritto diversi decenni fa, é quantomai attuale: chi, oggi, si interessa davvero alla politica? Chi si informa dalle fonti, non credendo alla demagogia imperante? Chi, conscio del proprio essere profondamente cittadino, e quindi trave portante della nostra società, cerca non solo le risposte, ma pone anche delle domande per il bene di tutti? La politica, oggi, é diventata un atto dovuto per il cittadino e, troppo spesso purtroppo e lo leggiamo sui giornali continuamente, un interesse per il politico. La politica, invece, siamo noi, é l’Italia che vive tutti i giorni, che lavora, che opera delle scelte con cognizione di causa- e credo sia fondamentale ribadirlo in queste celebrazioni. La politica é conoscere iñ come di ogni perché, avendo sempre presente che l’Italia, con la sua Repubblica, é stata un lascito che i nostri Padri ci hanno trasmesso a seguito di sacrifici inenarrabili e che noi abbiamo l’obbligo di preservare per i nostri figli.

 Perché, e qui cito ancora Calamandrei, “Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta”. La Repubblica Italiana e la sua Costituzione si basano su un concetto fondamentale ma che per noi, date le nostre comunque moderne condizioni di vita, forse é diventato banale: la libertà.

 E la libertà non é solo il poter andare al ristorante, piuttosto che al mare, decidendo della propria vita come meglio ci aggrada. La libertà é soprattutto libertà intellettuale, la stessa con cui dobbiamo interessarci alla politica e al grande lavoro che ci sta di fronte ogni giorno: rendere l’Italia fiera degli italiani.

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