Chieti, in vendita degli immobili comunali

marco_dingiulloChieti. Saranno messi in vendita nei prossimi giorni alcuni immobili di proprietà del Comune di Chieti nel centro storico. Gli immobili interessati sono 12 tra cui due in piazza Vittorio Emanuele, uno lungo la salita Santa Lucia e due nel Largo Carbonara.

Tra le novità del prossimo futuro che riguarderanno la città di Chieti, ci sarà un progetto di regolamentazione del flusso veicolare nel centro storico attraverso un circuito di telecamere ed altri mezzi tecnologici. Con questo progetto potranno entrare nel centro storico soltanto alcuni tipi di veicoli autorizzati. Altro progetto è quello denominato Eli Comuni, promosso dalla provincia di Pescara e finanziato da DAR e Regione. Attraverso questo progetto, i cittadini, tramite portale, potranno modificare e richiedere tutti i tipi di certificati (certificato di nascita, ecc.).

Questi sono alcuni degli obiettivi del “Piano Operativo 2010” che sono sati raggiunti dall’amministrazione comuale di Chieti.

Di questi tre punti, ne ha parlato in mattinata l’assessore al Demanio e Patrimonio del Comune di Chieti Mario D’Ingiullo che ha affermato: “Quando mi sono insediato, mi sono promesso di realizzare alcuni punti tra cui questi che sono stati raggiunti. Attraverso il progetto sul flusso veicolare nel centro storico, ci sarà la possibilità di accesso solo per alcuni tipi di veicoli autorizzati. In questo modo ci potrà essere più controllo e potranno essere premiati ad esempio i veicoli che non inquinano. Il tempo di realizzazione di questo progetto è di 18 mesi ed è già passato in Giunta. Il progetto Eli Comuni renderà molto più facile la richiesta e la modifica dei certificati. Per quanto riguarda la vendita degli immobili di proprietà del Comune, negli ultimi anni l’ente sta vivendo un periodo di grossa difficoltà economica. Così come ha fatto la Provincia, anche il Comune, attraverso bando, metterà in vendita alcuni beni per arginare almeno in parte il debito. Questo porterà 1 milione e 700 mila euro al Comune e questi soldi permetteranno nuovi investimenti. Questi non sono immobili storici e costa mantenerli, quindi è meglio venderli”.

Francesco Rapino

 

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