San Giovanni Teatino. Procede, travolgendo anche i dipendenti della filiale di San Giovanni Teatino, la procedura di licenziamento di massa da parte della Fedex, multinazionale delle spedizioni commerciali.
Ben 315 dipendenti i lavoratori considerati in esubero dopo l’acquisizione di Fedex Italia da parte di Tnt: saranno 24 le sedi in tutta Italia a essere chiuse, la prima a luglio sarà Verona, ed entro 2 anni toccherà anche ai 6 corrieri e a 1 responsabile di filiale che operano per la sede nei pressi dell’Aeroporto di Pescara.
Ieri e oggi, a Roma, i sindacati hanno portato avanti un tentativo di vertenza ma, “al termine delle due giornate di trattative – riferiscono le segreterie nazionali di Filt Cgil, Cisl Reti e Uil Trasporti – non si sono registrate nessuna novità da parte delle Aziende, che hanno confermato le procedure di licenziamento per 361 persone ed il trasferimento collettivo riguardante 115 persone per lo più lavoratrici.
“Le proposte avanzate – proseguono le organizzazioni sindacali – atte a sbloccare il negoziato, ovvero il ritiro delle procedure, non sono state recepite dalle Aziende. Infatti, le Aziende, con estrema arroganza ed insensibilità, hanno esclusivamente offerto degli incentivi (non meglio specificati) a chi dichiara la disponibilità ad essere licenziato, nonché hanno offerto qualche decina di ricollocazioni”.
Proposte condannate dai sindacati per “la pochezza della proposta, che di fatto non modifica le azioni di licenziamento, e la mancanza di rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori di Fedex e TNT che rappresentano il motore dell’attività produttiva ed hanno consentito la crescita economica delle due realtà aziendali”, ribadendo che “è del tutto ingiustificato il progetto di riorganizzazione aziendale mirato ai licenziamenti dei lavoratori, nonostante i bilanci aziendali siano in positivo”.
Scatta, dunque, la protesta, con uno sciopero nazionale deciso per le giornate del 31 maggio e 1°giugno, esteso a tutto il perimetro aziendale.
