La stranissima storia di un’intera cittadina venduta all’asta ad un compratore straniero, popolazione compresa.
Non è certo la prima volta che sentiamo parlare di case in borghi nascosti venduti a 1 euro e poco più con l’intento di ripopolare quella parte più rurale di un Paese e l’Italia in questo è maestra, un modello seguito anche da Nazioni a noi confinanti e non. Certo diventa davvero particolare, se non assurdo leggere la storia di un’intera cittadina venduta all’asta.
L’incredibile storia di questo paesino è quella di una terra di provincia, che si è ritrovato al centro dell’attenzione mondiale per la particolare vicenda che ha vissuto. Già acquistato negli anni Novanta da uno dei suoi cittadini, il paesino è stato poi rivenduto al migliore offerente. Sembra la trama di una di quella commedie a sfondo corale americane, ed infatti è proprio dall’America che arriva questa storia.
Stati Uniti nord-occidentali. In questa terra dove le Grandi Pianure su incontrano con le Montagne Rocciose; la terra dei ranch, dei bufali (che sono anche stemma sulla bandiera dello Stato) e del parco di Yellowstone è anche la cornice di una storia alquanto particolare: quella cioè di un’intera cittadina venduta, compresa di abitanti.
Sull’interstatale 80 che attraversa il Wyoming, a 2.400 metri di altitudine si trova la cittadina di Buford in onore di John Buford ufficiale di cavalleria dell’Unione durante la guerra civile americana. Oggi la cittadina è conosciuta per con il nome di PhinDeli Town Buford nome che gli è stato assegnato dal suo proprietario; e si perché, una delle particolarità di questa cittadina è che è stata venduta all’asta.
Una storia davvero particolare quella di Buford e sicuramente tutta americana; la città originaria era stata fondata nel 1866 durante la costruzione della ferrovia transcontinentale. Non è mai stata una grande cittadina, ma quella che qui da noi definiremmo paesini di pianura, con un massimo di migliaio di abitanti, e che in America sono il perfetto scenario da film per raccontare la famosa provincia americana. Insomma due mila abitanti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento che sono diminuiti con il passare dei decenni fino a diventarne 1 solo.
Nella storia di Buford è importante il nome di Don Sammons che si trasferì qui nel 1980 insieme alla moglie e al figlio. Nel 1992 Sammons acquista quella che è definita la più piccola cittadina degli USA -altro record- fino a diventarci l’unico abitante, la moglie è infatti morta nel 1995 e suo figlio si è trasferito nel 2007.
Nel 2004 ha chiuso anche l’ufficio postale che era stato aperto negli anni dello splendore. Insomma una vera città fantasma se consideriamo che Buford rientra nelle comunità non incorporate cioè che non hanno alcuna giurisdizione amministrativa.
Dopo la chiusa dell’ufficio postale, la cittadina si è composta di un minimarket che vende non solo alimentari, una stazione di servizio e una casa modulare estera 4 ettari di terreno. In anni più recenti Sammons ha deciso anche lui di lasciare la sua cittadina per avvicinarsi al figlio, così ha messo in vendita all’asta Buford che è stata acquistata da un enigmatico e mai conosciuto businessman vietnamita per il modico prezzo di 900mila dollari.
Solo più tardi si è scoperto che si tratta di Pham Dinh Nguyen che in Vietnam produce la marca di caffè PhinDeli che ora vende nel minimarket della cittadina di sua proprietà. Oggi la popolazione di Buford è pari a 0.