Essere un uomo di successo è il sogno quasi di tutti. Ma oggi una nuova scoperta ci dice che potrebbe portare anche non pochi guai
Emergere con successo nella propria carriera può essere un obiettivo ambizioso per molti. Potremmo dire, senza possibilità di essere smentiti, che sia l’ambizione di tanti tra noi, per non dire di tutti. Ebbene, sappiate che però dovreste fare attenzione a quello che desiderate: perché così facendo potrebbe succedervi qualcosa di davvero poco piacevole.
La fiducia in sé stessi, la leadership assertiva e la propensione a prendere rischi spesso sono associati agli uomini, dando loro un vantaggio in contesti professionali. Gli uomini possono trovarsi più facilmente in posizioni di autorità, contribuendo così a una progressione più rapida nella loro carriera.
Essere uomini di successo significa avere una chiara visione del futuro desiderato e lavorare instancabilmente per realizzarla. La capacità di vedere al di là delle sfide immediate permette loro di tracciare percorsi innovativi e raggiungere traguardi altrimenti inimmaginabili.
Tutto questo, evidentemente, va di pari passo con la posizione economica, che cresce insieme alla posizione lavorativa. E, allora, sappiate che se questo è sempre stato il vostro sogno, forse non è la cosa migliore che possa accadervi, perché potreste essere in grave pericolo.
Sei maschio ed hai una buona posizione lavorativa? Attenzione!
Una nuova applicazione di Intelligenza Artificiale, infatti, riuscirebbe oggi a prevedere, con un’accuratezza del 78% i decessi precoci. Il modello di intelligenza artificiale si chiama Life2vec ed è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori della Danimarca, analizzando parametri come l’istruzione, la salute, il reddito e l’occupazione per fornire previsioni sugli eventi futuri di singoli individui.
Tra i fattori che aumentano il rischio di morte prematura rientrano l’essere maschio, aver ricevuto una diagnosi di un disturbo mentale e avere una posizione economica importante, frutto di una professione di ottimo livello. Insomma, non di certo una bella notizia.
Ovviamente, non mancano i dubbi di natura etica, innanzitutto con riferimento alla privacy e alla gestione delle informazioni personali sensibili. Molti critici si preoccupano del potenziale abuso di queste informazioni, sottolineando la possibilità di discriminazione assicurativa o occupazionale basata su stime di vita.
Inoltre, vi è il rischio di un impatto negativo sulla salute mentale delle persone che ricevono tali previsioni. Mentre la comunità scientifica e la società in generale si confrontano su come gestire questa nuova frontiera dell’intelligenza artificiale, è evidente che la bilancia tra progresso scientifico ed etica dovrà essere pesata con attenzione.
