Se il postino ‘non bussa alla porta’ rischi grosso anche tu, fino a 6 mesi di carcere

Consegna mancata della posta, il rischio del carcere in una situazione molto particolare. Vediamo di che cosa si tratta.

Il postino che consegna lettere e raccomandate non sempre è messaggero di buone notizie. Per molti anzi, il campanello suonato dal portalettere è fonte di preoccupazione e di ansia. In effetti il postino è a volte incaricato di consegnare notifiche relative a multe, a cartelle di pagamento e ad atti giudiziari.

Corrompere postino per non consegnare la corrispondenza è reato
Se il postino ‘non bussa alla porta’ rischi grosso anche tu, fino a 6 mesi di carcere -abruzzo.cityrumors.it

Non rispondere al postino tuttavia non è una buona idea. Una raccomandata non consegnata per assenza del destinatario, determina comunque un avviso di giacenza con l’indicazione del ritiro del plico in ufficio postale. Evitare il postino e non ritirare la raccomandata all’ufficio postale con l’avviso di giacenza, implica che comunque la raccomandata sia considerata notificata e produca quindi i suoi effetti. La raccomandata si presume quindi conosciuta dal destinatario, anche in questo caso.

Postino che non consegna la corrispondenza, prestare attenzione

Si potrebbe pensare che per evitare le missive sgradite ci si possa accordare con il postino per evitarne o ritardarne la consegna. Ma bisogna considerare che questo comportamento configura un reato da non sottovalutare. Il postino, pur non essendo un pubblico ufficiale, è un incaricato di pubblico servizio che svolge una funzione pubblica.

Pagare postino per ritardare consegna raccomandate, reato di corruzione
Missiva consegnata dal postino, quando si rischia – abruzzo.cityrumors.it

Infatti il postino si occupa di consegnare lettere, raccomandate, notifiche e di attestare le ricezione della corrispondenza. Quindi mettersi d’accordo con il portalettere per evitarne la consegna, dietro una compensa in denaro o altra utilità, comporta un reato, in particolare quello di corruzione. A rischiare è certamente il portalettere, in qualità di incaricato di pubblico servizio, che riceve denaro o ne accetta la promessa per ritardare od omettere un atto del suo ufficio.

Il portalettere che accetta denaro per evitare la consegna di raccomandate o altre notifiche commette un reato per aver compiuto un atto contrario ai doveri del suo compito e ruolo. La corruzione in questo caso, per un incaricato di pubblico servizio, determina una condanna al carcere da sei fino a dieci anni, con riduzione della misura non superiore a un terzo.

Però anche chi corrompe rischia grosso. La legge punisce anche chi dà o promette denaro al pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio e la pena è la stessa del corrotto: da sei a dieci anni. Quindi accordarsi con il postino per ritardare o evitare la consegna di raccomandate, di atti giudiziari, di cartelle di pagamento comporta un reato grave che determina delle sanzioni pesanti, compresa la detenzione in carcere.

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