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Questo piccolo gioiello medievale si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso: ti sembrerà di vivere in una fiaba

Vi portiamo all’interno di un piccolo gioiello che si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso, dove è come vivere in una fiaba.

Questo speciale parco è stato istituito nel 1991 ed è la terza riserva naturale protetta più grande del nostro paese per estensione territoriale superando i 140mila ettari. Si trova per gran parte proprio in Abruzzo tra le province de L’Aquila, Pescara e Teramo, mentre in minor parte si muove nel Lazio, nella provincia di Rieti, e nelle Marche, nella provincia di Ascoli Piceno. Il territorio in questione è diviso in 12 distretti.

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Questo piccolo gioiello medievale si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso: ti sembrerà di vivere in una fiaba (Youtube Viaggia con Wallace) Abruzzo.CityRumors.it

Qui potrete sentirvi come immersi in una delle fiabe che avete letto nei libri da piccoli o che avete visto in qualche film. Diventerà uno scenario perfetto soprattutto per una gita romantica, visto che San Valentino si avvicina, ma anche per passare delle ore al fianco di amici e/o parenti.

Non mancherà la possibilità di poter anche fare delle attività oltre che quella di mangiare qualche piatto tipico in una riserva naturale al fianco magari di animali autoctoni presenti all’interno del bosco. Ma dove ci troviamo? Andiamo a scoprirlo.

Un posto da fiaba per sognare viaggiando

Il posto incantato è Santo Stefano di Sessanio, un piccolo borgo che si trova appunto nella splendida riserva naturale del Gran Sasso. Uno dei pregi principali di questo posto incantato è legato al fatto che si è riusciti a mantenere totalmente inalterato il fascino medioevale di questo posto. Il comune è abitato da appena 114 abitanti e si estende per poco meno di 34 chilometri quadrati. Si trova in provincia de L’Aquila in Abruzzo ed è di fatto la porta meridionale di accesso al Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

Un posto da fiaba per sognare viaggiando (Youtube Viaggia con Wallace) Abruzzo.CityRumors.it

La storia di questo posto fonda le sue radici in un passato molto remoto. Le prime testimonianze riguardano il monastero di San Vincenzo al Volturno che risale al IX secolo. Il primo insediamento risale invece al 1240. Il terremoto dell’aprile del 2009 ha abbattuto un pezzo di storia facendo crollare la Torre Medicea, che era simbolo del borgo.

Nel 2021 però sono terminati i lavori di restauro che sono costati circa un milione di euro e che hanno restituito quasi completamente questa opera al borghetto. Tra le altre cose da vedere qui ci sono la chiesa madre di Santo Stefano Martire, la Cappella medicea di Santa Maria delle Grazie, il Palazzo Mediceo La Bifora, la porta urbica e la Cappella della Madonna del Lago tra le altre cose.

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Cosa mangiare?

Non ci sono piatti prettamente legati a questo Comune, ma si possono consumare tutte le più interessanti e famose specialità abruzzesi. Tra queste non mancano gli arrosticini di pecora che sono vero e proprio simbolo di questa ragione.

Cosa mangiare? (Abruzzo.CityRumors.it)

Speciali sono anche le zuppe di legumi con le lenticchie di Santo Stefano che sono conosciute in tutto il centro del nostro paese e non solo.

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Non possiamo fare a meno di dimenticare anche salumi e formaggi tipici della regione che sono una prelibatezza e che spesso vengono proposti con taglieri abbondanti come piatto unico.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.