La tiroide può essere la causa dei problemi cardiaci. C’è una spiegazione dietro a questo collegamento che può essere utile per una diagnosi corretta e una cura adeguata.
Tutta colpa della tiroide, questa ghiandola endocrina produttrice di ormoni può incidere negativamente sulla nostra salute e causare problemi cardiaci importanti. Meglio capire come evitare serie conseguenze.
La tiroide è situata nella base anteriore del collo e secerne l’ormone tiroideo. La ghiandola è coinvolta nella regolazione del metabolismo ed è fondamentale per la crescita dell’organismo nonché per lo sviluppo corretto del sistema nervoso. Diverse malattie possono coinvolgere la tiroide, principalmente patologie autoimmuni con auto produzione di anticorpi che vanno proprio a danneggiare la ghiandola endocrina.
C’è l’ipotiroidismo se la tiroide lavora poco – sintomo più comune la stanchezza – e l’ipertiroidismo se la tiroide è iper stimolata – tra i sintomi nervosismo, tremori, cardiopalmo. La maggior parte delle patologie legate a questa ghiandola si manifestano nelle donne ed è stato riscontrato un legame molto forte con il cuore.
Il legame tra problemi cardiaci e tiroide, cosa sapere
In caso di alterazione della funzionalità della tiroide è possibile che ci siano ripercussioni sul sistema cardiocircolatorio sia in caso di funzionamento eccessivo che insufficiente. Con l’ipertiroidismo il metabolismo aumenta notevolmente così come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa sistolica mentre la pressione diastolica diminuisce. Al cuore si chiede un lavoro eccessivo che può portare ad uno scompenso cardiaco, ad aritmie come extrasistoli e fibrillazione atriale.
L’ipotiroidismo, invece, provoca una riduzione del metabolismo e una riduzione della frequenza cardiaca con conseguente aumento della pressione diastolica per la vasocostrizione. Tutto questo può causare uno scompenso cardiaco e in rari casi ad un versamento pericardico. L’ipotiroidismo aumenta anche il rischio di insorgenza di una malattia coronarica come l’infarto e l’angina pectoris perché spesso si associa ad alti valori di colesterolo cattivo.
In caso di ipertiroidismo, dunque, bisognerebbe assumere farmaci per contrastare l’elevata produzione di ormoni tiroidei. Molti medici prescrivono anche farmaci per ridurre la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Se il problema è l’ipotiroidismo, invece, il dottore curante somministrerà un ormone tiroideo per bilanciare la bassa produzione della ghiandola endocrina.
In più possono essere prescritti farmaci per il controllo della pressione e del colesterolo. Come controllare i valori della tiroide? La funzionalità della ghiandola può essere indagata semplicemente tramite un esame del sangue per misurare i livelli di ormoni e proteine legate all’attività della tiroide.