Un alimento molto comune che contiene residui di insetti, una notizia che certamente non farà felici molti consumatori.
L’alimentazione, il cibo, la cucina sono sempre degli argomenti caldi nella comunicazione e riscuotono come tali un grande successo. Certo non tutte le informazioni o le notizie che si sentono sono dello stesso tenore e a volte lasciano interdetti, se non proprio allibiti. Un esempio calzante è quello degli insetti nell’alimentazione umana.
Mangiare formiche, larve, cavallette è comune in molti luoghi del mondo. Rappresentano una fonte molto cospicua di proteine di qualità e sostenibili, come riconosciuto da molti esperti occidentali, e una risposta probabile alla domanda di nuove risorse alimentari in futuro prossimo. Questo è confermato dall’autorizzazione dell’Unione Europea alla distribuzione e alla preparazione di alimenti derivati o contenenti prodotti della lavorazione di insetti. Ma i consumatori sono pronti?
Un conservante di larghissimo uso e denominato sulle confezioni di molti alimenti con la sigla E120 deriva direttamente dalla lavorazione di un insetto. Si tratta della cocciniglia (Dactylopius), insetto di colore biancastro da cui si può estrarre un colorante naturale di colore rosso.
Il trattamento dell’insetto è semplice. Si parte dalla macinazione dell’esoscheletro dell’insetto, ridotto a una polvere che unita ad acqua calda crea un liquido rosso che può essere utilizzato sia nella produzione e tintura di tessuti, sia come colorante in numerosi alimenti. L’esempio più eclatante è lo yogurt, in particolare quello prodotto per bambini con una colorazione particolarmente brillante.
Una sorpresa per molti consumatori, ma in effetti yogurt con questo colorante sono molto diffusi nei supermercati del nostro paese. Tra l’altro la cocciniglia è utilizzata per la preparazione di un’altra sostanza largamente diffusa nell’industria alimentare: la gommalacca, usata come agente di rivestimento o per lucidare la frutta.
Insomma non ci troviamo, ancora, con alimenti derivanti direttamente dalla lavorazione di insetti a fini alimentari, ma gli insetti trovano già un evidente utilizzo nell’industria alimentare. Quindi yogurt alla frutta e colorati di rosso, come quello alla fragola, al lampone o ai frutti rossi possono contenere abbastanza frequentemente il colorante E120, prodotto con la cocciniglia.
Questo colorante non manca nemmeno in yogurt venduti per i bambini, segnale della sua diffusione. Quindi questo prodotto che siamo abituare a comprare nel supermercato nasconde elementi derivati dagli insetti, diffusi ormai largamene nell’industria alimentare.
Detto questo mangiare uno yogurt con l’E120, non è come mangiare delle chip alle cavallette. E anche in quest’ultimo caso gli insetti sono la solo base del prodotto, lavorata e resa una farina. Dovremo abituarci al colorante con la cocciniglia e alla patatine di cavallette.