Quello di oggi è uno dei borghi abruzzesi più belli della nostra regione, anche se pochissimi vi fanno tappa. Troverete bianche stradine acciottolate e anche del cibo divino.
Riuscirete a trovare un po’ di pace in un luogo che è davvero lo specchio della serenità e della pace anche grazie al predominio della natura e non solo. Ancora una volta proviamo a farvi scoprire un posto meraviglioso, consapevoli di potervi regalare un’esperienza qualora seguirete il nostro consiglio. Siamo sicuri, poi, che non conoscete questo posto che viene molto sottovalutato ma che in realtà è davvero meraviglioso.
Riusciremo a mettervi in contatto con la tradizione di un posto, passando anche dai monumenti e dagli edifici storici che potrete visitare e ammirare. Sarà una bella esperienza, dunque, anche per gli amanti della storia dell’arte e delle cose belle in generale. Senza dimenticare il cibo che delizierà le vostre papille gustative e vi permetterà di fare un doppio viaggio oltre a quello già provato con gli occhi, risvegliando i vostri sensi.
Il borgo di cui parliamo oggi è quello di Carunchio che sorge a 714 metri sul livello del mare ed è abitato da appena 549 anime. In provincia di Chieti potrete passare una splendida giornata e avere la possibilità di visitare uno dei luoghi magici che fanno parte dei comuni del Sinello.
Questo splendido posto fu menzionato per la prima volta nel 1173 in una bolla papale in cui venivano confermati quelli che erano i confini della diocesi di Chieti. Fu poi, successivamente, feudo dei d’Avalos e dei baroni Marinelli oltre che dei principi Caracciolo.
Una delle cose più belle da vedere è senza dubbio il borgo fortificato che si trova al centro e che è sviluppato ad anelli concentrici nella sua parte più alta. Sono ben tre i palazzi fortificati che vi consigliamo di visitare e cioè Palazzo Castelli, Palazzo Turdò e Palazzo Turdò Vecchio.
Non mancano gli edifici religiosi come la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, che risale al XV secolo ed è dotata di una torre campanaria, e la Chiesa di Sant’Antonio detta “del Purgatorio” che si trova al centro del paese e che riporta la data del 1504 anche se lo stile gotico in cui è realizzata fa pensare a un’epoca ben precedente.
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A Corunchio si lavora molto sulla carne e sugli affettati, i tre tagli prediletti sono lombo, pancetta e prosciutto che vengono conditi con peperone rosso, sale, pepe e finocchietto selvatico per realizzare la Ventricina. La carne viene stagionata per cinque mesi fino al raggiungimento della sua maturità.
Questo salame è conosciuto in tutto il paese ed è tipico della cultura contadina oltre a essere lavorato in maniera molto particolare. Il suo sapore è impossibile da non riconoscere e può essere arricchito anche dal peperoncino.
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Alla Ventricina si dedica anche una sagra apposita che si tiene ogni anno la prima domenica di agosto e che porta a numerose degustazioni.