Anche voi vi sarete trovati di fronte a un figlio che non aveva voglia di studiare, con sei consigli è cambiato davvero tutto.
L’adolescenza è un momento molto particolare per la vita di ognuno di noi, in cui oltre ai primi amori e alle amicizie si deve convivere con lo studio. Molto spesso i figli ci danno preoccupazione per quanto riguarda lo studio, soprattutto quando arrivati attorno ai 14 anni si trovano a dover affrontare le loro prime emozioni tra cui soprattutto i primi amori.
Proprio in questa ottica in molti non riescono a controllare ragazzi che non hanno voglia di studiare e che distratti da tante cose non trovano il modo giusto per arrivare a dei risultati concreti. Oggi però vogliamo darvi una mano a risolvere questa difficoltà attraverso l’applicazione di un metodo che vi permetterà di cambiare tutto.
Con sei semplici passi riuscirete a risollevare le sorti scolastiche del vostro ragazzo e avrete così la possibilità di indirizzarlo verso una nuova ritrovata fiducia anche in questo campo. Anche perché l’anno va avanti e si devono evitare i rischi di possibile bocciatura.
Sei consigli per far studiare i vostri figli
Ma quali sono i sei consigli da seguire per fare studiare i vostri figli? Ci sono alcuni metodi che vi permetteranno di farlo arrivare a meta molto rapidamente e senza nessuna complicazione lungo il tragitto.
Sebbene molti siano sempre pronti a incolpare il proprio figlio di una cattiva riuscita a scuola, diventa fondamentale invece provare a essere comprensivi e a parlare col ragazzo. Questo permetterà a lui di crescere anche nell’autostima e a sentire una responsabilità nella fiducia dello stesso ragazzo.
Punizioni o regali sono aboliti questo perché da una parte i primi porteranno a creare nel ragazzo del risentimento e non gli darà voglia di studiare. Dall’altra invece porterà i figli ad abbassare sempre le aspettative sperando in una ricompensa.
Lo studio e la scuola servono per far crescere la responsabilità dei figli e per questo stimolare la loro autonomia vi permetterà di aiutarli e li farà crescere nelle difficoltà quando dovranno contare solo sulle loro forze.
Le ripetizioni sono un altro cruccio e possono essere un utile alleato, ma devono essere prese solo quando necessarie e non fare in modo che diventino una scusa per non fare i compiti.
Attenzione alle giustificazioni, spesso farle salva da votacci ma molto spesso fa capire ai ragazzi che sono liberi di fare come vogliono e che possono, quando necessario, ricorrere a questo “trucchetto” per non studiare.
Infine fate allenare i ragazzi sulla concentrazione in maniera progressiva, gli tornerà molto utile per studiare.