Magnete contachilometri danneggiato: come capirlo, vai a un’altra velocità e non lo sai

Capire quando un tachimetro non svolge correttamente la propria funzione è importante per evitare di eccedere con la velocità e prendere multe salate: ecco come fare a scoprirlo.

Inventato nel 1923 dalla Otto Schulze Autometer, il tachimetro è uno strumento che consente agli automobilisti e ai motociclisti di capire a quale velocità stanno andando. Per oltre 60 anni il primo modello di tachimetro a magnete inventato più di 100 anni fa non ha subito alcuna modifica e ancora oggi esistono contachilometri che si basano su quel primo modello.

Malfunzionamento tachimetro
Il malfunzionamento del tachimetro può essere un problema: come fare a capirlo – abruzzo.cityrumors.it

Ideato più che altro per verificare la velocità effettiva di marcia delle auto, il tachimetro calcola l’effettiva rapidità di percorrenza effettuando sintetizzando un’equazione semplice ovvero il tempo impiegato per percorrere una distanza fisica. Ma come fa il tachimetro a magnete (quello tradizionale) a calcolare la velocità di percorrenza del veicolo?

La velocità viene calcolata grazie ad un cordino flessibile che è collegato ambo i lati ad un disco metallico solidale che si attacca da una parte all’ago del tachimetro e dall’altra alla trasmissione dell’auto. I dischi girano alla stessa velocità delle ruote, dunque permettono di registrare quanti giri al secondo vengono fatti. Al fine di garantire visivamente quale sia la velocità di percorrenza, il tachimetro utilizza una molla che permette all’ago di stare in equilibrio quando la velocità è costante.

L’aumento di velocità viene invece registrato grazie alla pressione che il disco metallico esercita sulla molla. Accelerando e dunque aumentando i giri delle ruote aumenta la pressione esercitata sulla molla e questo permette all’ago di “salire” spostandosi sulla destra del tachimetro. Al contrario, quando si decelera, la molla si rilassa spostando l’ago verso la pare sinistra.

Come capire quando il magnete del contachilometri è danneggiato

Il principio dei contachilometri elettronici che vanno per la maggiore oggi è più o meno lo stesso, ma invece di registrare i giri delle ruote questi registrano degli impulsi che corrispondono a questi giri. Il sistema odierno consente al contachilometri di essere maggiormente preciso e dunque di riuscire a registrare esattamente qual è la velocità di percorrenza.

Malfunzionamento tachimetro come capirlo
Quali sono le possibili cause di malfunzionamento di un contachilometri – abruzzo.cityrumors.it

Tuttavia va precisato che i tachimetri sono tarati in eccesso per legge. Al fine di scongiurare che qualcuno possa prendere una multa per eccesso di velocità a causa di un tachimetro non funzionante, i costruttori sono stati obbligati a fare in modo che i contachilometri registrino una velocità leggermente superiore a quella reale (se ad esempio vediamo che l’auto va a 114 km/h, starà andando effettivamente a 110 km/h).

Questa precauzione non protegge tuttavia da malfunzionamenti del tachimetro, nel caso in cui il magnete non funzioni più a dovere è possibile che la velocità indicata non sia più quella effettiva.

Per fortuna accorgersene in quelli magnetici è facile, poiché l’ago comincerà a muoversi in maniera irregolare. In questi casi spesso il primo indiziato è il cordino flessibile, strumento efficace ma molto soggetto all’usura, ma potrebbe anche essere il magnete la causa del malfunzionamento.

Più difficile che si verifichi un malfunzionamento dei contachilometri elettronici poiché questi non hanno l’handicap del cordino flessibile. Se però notate delle irregolarità nella registrazione della velocità, potete fare effettuare una diagnostica dal vostro elettrauto di fiducia. In questo modo si comprenderà se c’è e da cosa è causata l’anomalia.

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