Meglio lasciare sul terreno o raccogliere le foglie secche cadute in giardino? Qual è la scelta migliore per conservare il prato.
Le foglie cadono in autunno: è una delle poche certezze rimaste in piedi in un tempo dove tutte le verità sembrano qualcosa da spazzare via come foglie, appunto, trascinate lontano dal vento. Malgrado tutto il misterioso spettacolo degli alberi che gradualmente si spogliano di tutte le foglie mantiene un fascino incorrotto.
Quando arriva l’autunno gli alberi reagiscono a fenomeni come l’abbassamento delle temperature, l’accorciamento delle giornate, l’affievolirsi del calore solare. Pertanto le foglie, fondamentali in primavera-estate per via del processo di fotosintesi clorofilliana, in autunno rimangono inattive. Con l’arrivo del freddo le sostanze nutritive delle foglie migrano vero il tronco.
Col degradarsi della clorofilla – il pigmento che colora il fogliame – le foglie si ingialliscono, perdono vita e infine cadono andando a formare il caratteristico, oltre che poetico, manto autunnale. Ma cosa fare con le foglie secche in giardino? Meglio lasciarle dove sono o raccoglierle? Ecco qual è la scelta giusta per preservare il nostro prato.
Foglie secche in giardino, meglio raccogliere o lasciarle?
Nella vita c’è bisogno di mistero e poesia, ma anche di tanta praticità. Il cumulo di foglie cadute affascina e incanta. Però non è il massimo quanto a sicurezza, visto che rende scivoloso il terreno. Senza contare che accumulandosi le foglie secche ostacolano la penetrazione nel terreno dei raggi solari a tutto svantaggio per il benessere della pianta.
Ma soprattutto quel manto di foglie secche non tarderà a marcire. Le marcescenze non sono soltanto un problema estetico: rischiano di rovinare le pavimentazioni e il tappeto erboso. Insomma, dovremo raccogliere le foglie cadute. Potremo dare una mano alla natura usandone una piccola quantità da tritare e mescolare al terreno per spalmare un sottile strato di foglie secche (spesso non più di quattro o cinque centimetri).
Questo strato servirà come pacciamatura, utile a proteggere piede e radici delle piante perenni. In questo modo andremo infatti a creare uno strato protettivo dal freddo, oltre che un fertilizzante naturale grazie all’apporto nutritivo fornito dalle sostanze organiche rilasciate dalle foglie in decomposizione. Con l’arrivo della bella stagione dovremo poi rimuovere questo strato di foglie misto al terreno.
Se il giardino è di dimensioni contenute, per la raccolta delle foglie secche potremo servirci di semplici rastrelli metallici a denti stretti. Quando invece l’area da liberare dalle foglie sarà maggiore la cosa migliore da fare sarà quella di dotarci di strumenti specifici come gli aspirafoglie, in grado anche di tritare le foglie secchie e di renderne più semplice lo smaltimento nei cassonetti dei rifiuti organici o negli appositi punti di raccolta.