Sono diversi i motivi per cui una persona potrebbe tradire il partner. In alcuni casi, però, l’infedeltà costa caro: in quanti sapevano che mentendo all’amante si rischia la reclusione?
Per quanto possa essere ritenuto scorretto, l’atto del tradimento è più comune di quanto si possa pensare. Soprattutto in Italia, che spicca per essere il Paese europeo al primo posto per quanto riguarda l’infedeltà di coppia: un recente sondaggio, infatti, ha messo in evidenza come il 58% degli intervistati avesse avuto una “scappatella” almeno una volta. Una persona potrebbe tradire per diverse ragioni e legarsi ad un amante che, magari, le dà maggiori attenzioni facendola sentire più desiderata. Mentire a questi ultimi fingendosi single, tuttavia, potrebbe rivelarsi una pessima decisione.
Dalle indagini emerge che a determinare l’infedeltà di un partner potrebbero essere vari fattori. In una relazione che va avanti da tanti anni, l’abitudine talvolta rischia di trasformarsi in noia. Una delle ragioni per cui in molti tradiscono è la voglia di un’avventura, oppure di sentirsi speciali per un’altra persona. Così si finisce con l’avvicinarsi ad un amante che possa soddisfare le proprie necessità.
Non tutti però sanno che, sebbene il tradimento abbia poco a che fare con la sincerità, in casi come questi si farebbe meglio ad essere onesti. Fingersi single e illudere l’amante di non avere alcuna relazione al di fuori del proprio rapporto è un reato ad ogni effetto e può essere punito con la reclusione. Tale comportamento, infatti, non rispetta l’articolo 494 del Codice Penale.
Cosa succede se si finge di essere single con l’amante: la legge prevede una pena seria
Coloro che mentono sul loro conto (non solo appropriandosi dell’identità di qualcun altro ma anche assumendo qualità, o titoli, che non sono propri) “al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio” possono essere condannati per il reato di sostituzione di persona con reclusione fino ad un anno. La legge, dunque, va a punire chiunque si spacci per qualcuno che non è con lo scopo di trarne dei benefici. Ciò vale anche quando si finge di essere single nella speranza di instaurare un rapporto con l’altro.
Non è necessario che venga consumato un rapporto o che ci sia un contatto fisico. Quello che basta, per il riconoscimento del reato, è che la vittima possa correre il rischio di essere raggirata.
Tuttavia, ci sono casi in cui il reato potrebbe venire meno (se la vittima avrebbe potuto controllare i profili social del traditore) o in cui la pena può essere inferiore. Sfruttando l’articolo 131-bis del Codice Penale, infatti, si potrebbe ottenere l’assoluzione per reati tenui: chi ha finto di essere single, in tal caso, dovrà risarcire la vittima.