Quando si tratta di regole condominiali bisogna fare attenzione alla divisione delle spese ascensore: in questi casi non devi pagare. Prendi nota.
In base a quanto stabilito dall’articolo 11924 del codice civile le aree comuni come le scale e gli ascensori devono essere mantenuti e sostenuti economicamente dalle unità immobiliari a cui servono.Tutti gli condomini sono obbligati a pagare le spese condominiali. Queste possono fare riferimento a interventi ordinari oppure manutenzione straordinaria.
In ogni caso, tutto ciò che ha a che fare con le parti in comune, è di responsabilità di tutti i condomini che vivono nell’edificio. Anche se la legge prevede delle eccezioni e delle particolarità, ma soprattutto fa affidamento al principio della competenza. In via generale quando si parla di spese condominiali, sia ordinarie che straordinarie, in Codice Civile prevede il principio della ripartizione in base alle tabelle millesimali. Queste permettono di individuare la quota da versare da parte di ogni condomine, in proporzione al valore della proprietà.
Divisione spese ascensore: come funziona veramente
Nei palazzi in cui è presente l’ascensore bisogna farsi carico dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria della stessa. Dopotutto si tratta di una parte in comune utilizzata, più o meno, da tutti i condomini. Dal momento che l’ascensore serve ad andare ai piani più alti, anche in questo caso, la legge prevede che le spese di manutenzione ordinarie e straordinaria siano ripartite in base alle tabelle millesimali.
Oltre le tabelle millesimali, quando si parla di ascensore, bisogna rispettare anche il principio della proporzionalità dell’altezza di ciascun piano dal suolo.
In un edificio di quattro piani, dove per ogni piano c’è un solo appartamento, di eguale valore, la spesa di manutenzione per l’ascensore andrà ripartita per metà in base al valore degli immobili e per metà in base all’altezza del suolo.
In questo caso il coefficiente di divisione dato dalla somma dei piani 1 + 2 + 3 + 4 che fa 10. Quindi bisognerà dividere le due quote individuate per dieci. L’importo che ne deriva sarà poi moltiplicato per il numero di piani in modo da stabilire qual è l’importo di competenza di ogni singola appartamento.
Con questo calcolo si ottiene la prima metà del costo, che individua la spesa in base all’altezza del suolo. Poi bisognerà fare affidamento alle scale millesimali per comprendere qual è il valore dell’immobile. Dalla somma dei due importi si otterrà la quota di ogni singolo condomine.