Dopo meno di due anni, torna il Reddito di Cittadinanza e ormai è ufficiale: hanno firmato. Vediamo a chi si rivolgerà e a quanto ammonterà.
A volte ritornano. Uscito di scena a fine 2024, il Reddito di Cittadinanza torna dopo meno di due anni e questa volta è ufficiale e tutti hanno firmato. Del resto erano mesi che molti chiedevano che il vecchio sussidio grillino venisse ripristinato: l’Assegno d’Inclusione, infatti, da molti è ritenuto insufficiente.
L’ADI, per quanto d’importo più alto rispetto al vecchio reddito, si rivolge unicamente a famiglie al cui interno ci sia almeno un componente non occupabile: un minore, una persona dai 60 anni in su o un invalido almeno al 67%. Va da sé che sono rimaste escluse moltissime famiglie pur in stato di difficoltà economica.
Il Reddito di Cittadinanza, invece, era più facile da ottenere e si rivolgeva ad una platea più vasta anche se, purtroppo, è stato terreno fertile su cui molti furbetti hanno costruito truffe ai danni dello Stato. Eppure dopo meno di due anni il sussidio torna in scena: nei prossimi paragrafi vediamo come funzionerà questa volta e il nuovo importo.
Il Governo di Giorgia Meloni, come da promessa fatta all’elettorato in campagna elettorale, ha abolito il Reddito di Cittadinanza con la Legge di Bilancio 2024. Eppure a breve il sussidio tornerà. Come mai questo improvviso cambio di rotta?
Nessun cambio di rotta da parte del Governo Meloni il quale continuerà ad erogare solo l’Assegno d’Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro a coloro che hanno i requisiti idonei. Il nuovo Reddito di Cittadinanza, questa volta, sarà regionale: è stato approvato dalla Regione Toscana. Pochi giorni fa, a Firenze, è stato siglato l’accordo tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.
L’accordo tra i due partiti tocca 23 punti con grande attenzione per il welfare e si prevede, appunto, l’introduzione di una specie di Reddito di Cittadinanza: un reddito integrativo che potrà tranquillamente sommarsi all’Assegno d’Inclusione per le famiglie che già beneficiano di questo aiuto.
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La Regione Toscana guarda oltre alle politiche del Governo e scende in campo con politiche di welfare che si discostano parecchio da quelle attuate dall’Esecutivo. Siglato l’accordo tra M5S e PD per la reintroduzione del Reddito di Cittadinanza ma non solo.
Non è ancora stato chiarito quando verrà reintrodotto né a quanto ammonterà il Reddito di Cittadinanza regionale ma, di sicuro, la coalizione di Centrosinistra in Toscana non ha intenzione di fermarsi qui. Infatti, tra i vari punti del programma, si parla anche di riduzione dell’orario di lavoro e salario minimo.
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In Toscana le prossime elezioni regionali si terranno il 12 e il 13 ottobre e la coalizione di Centrosinistra sostiene la ricandidatura dell’attuale presidente Eugenio Giani. Qualora Giani uscisse nuovamente vincitore, i residenti della regione potranno sperare anche nel ritorno del Reddito di Cittadinanza.