Se dovesse arrivare una bolletta dall’importo troppo oneroso è bene sapere come chiedere la rateizzazione del pagamento.
Il tema bollette è ancora un tasto dolente per le famiglie italiane. Gli importi continuano ad essere molto alti e pagare tutta la somma in un’unica soluzione può essere impossibile. Ecco perché occorre sapere qual è la procedura corretta per chiedere la rateizzazione della fattura.
Luce, gas e acqua continuano a far male agli italiani. Con il passaggio al mercato libero, poi, tante famiglie si sono ritrovate in un nuovo mondo con una scelta – quella dell’operatore più conveniente – da compiere repentinamente. Il modo migliore per risparmiare è proprio quello di comparare le proposte dei vari fornitori al fine di scovare la tariffa più conveniente. Sapendo quanto si paga al momento e quanto si andrà a pagare grazie ad un’offerta attiva si potrà calcolare il risparmio da ottenere fin dalla bolletta successiva.
Occorre fare attenzione, poi, al consumo stimato e quello effettivo. A volte la differenza è notevole e comporta un incremento notevole della fattura. Se si dovesse notare una lettura stimata esageratamente superiori rispetto ai consumi reali bisognerebbe comunicare la corretta autolettura al fornitore. E se invece l’onerosa cifra corrisponde alla realtà e va pagata?
Come rateizzare la bolletta per evitare una stangata
Per avere informazioni sulla rateizzazione della bolletta (ed evitare le conseguenze di una bolletta non pagata) bisogna consultare il sito dell’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Qui si legge che avendo un contratto a condizioni regolate dall’Autorità, la bolletta può essere rateizzata se il cliente si dovesse trovare in condizioni difficili. La fattura contiene le informazioni sulla modalità di richiesta della rateizzazione.
Regola vuole che la dilazione del pagamento in due o più rate sia richiesta entro 10 giorni dalla data di scadenza della bolletta. Ritardando con la domanda di rateizzazione, il fornitore potrà decidere se concedere o meno la dilazione non essendo un diritto del cliente ottenerla. Tra le direttive dell’ARERA si legge anche come non sia possibile fare domanda di rateizzazione per importi inferiori a 50 euro.
Solitamente l’importo da dilazionare viene suddiviso in un numero di rate uguali pari almeno al numero di bollette con riferimento ai consumi stimati ricevute dal cliente dopo l’ultima fattura con i ricalcoli. Per far capire meglio ipotizziamo che in seguito alla bolletta di conguaglio il cliente avesse ricevuto quattro bollette sui consumi stimati più la bolletta di conguaglio rateizzabile, allora l’importo di questa fattura dovrà essere dilazionato in minimo quattro rate uguali. Per i clienti nel mercato libero, invece, la possibilità di rateizzazione è definita nel contratto.