Facebook ha generato rabbia tra i membri del suo social network dopo uno studio legato ai post dei propri utenti.
Questo mese il PNAS (The Proceedings of the National Academy of Sciences) ha pubblicato uno studio condotto da tre ricercatori dall’università della California su come i social network riescano a modificare l’umore dei propri utenti.
Lo studio consisteva nel manipolate le news di all’incirca 689.000 utenti per determinare le reazioni, a seconda dei successivi post, degli utenti lettori.
Lo studio ha trovato che gli utenti con meno parole positive nei propri post usavano parole negative negli aggiornamenti di stato successivi, e vice versa.
I partecipanti involontari nello studio di Facebook hanno detto che o il mondo era un posto molto più buio del solito o che gli utenti erano pieni di dolcezza.
Adam Kramer, il ricercatore che ha lavorato allo studio, ha chiesto scusa per aver causato preoccupazione tra i suoi utenti in un post su Facebook. “Posso capire perché alcune persone si sono preoccupate per tutto questo, e i miei co-autori ed io siamo molto dispiaciuti per il modo in cui le carte hanno descritto la ricerca e l’ansia che ha causato. Col senno di poi, i benefici di ricerca dello studio potrebbero non aver giustificato tutta questa ansia.”
In soldi diciamo che i nostri post su facebook, tristi o felici che siano, possono causare negli altri utenti un umore diverso da quello che avrebbe dovuto prendere in principio, ed è così che riusciamo a sostenere e dimostrare la grandissima potenza dei social network.