Le famiglie possono ottenere il rimborso per le spese scolastiche direttamente in busta paga. Vediamo quale procedura mettere in atto.
I costi per le famiglie sono onerosi quando si tratta di scuola. Ci sono numerose spese da affrontare durante tutto l’anno scolastico. Fortunatamente alcune si possono detrarre per recuperare parte della spesa e ottenere il rimborso in busta paga.
Le famiglie con figli studenti affrontano annualmente una spesa importante in relazione all’ambito scolastico. Tasse di iscrizione e di frequenza, contributi volontari, contributi obbligatori, costi per la frequenza scolastica come la mensa, i servizi scolastici integrativi, le gite scolastiche, pre e post scuola, l’assicurazione più altri contributi scolastici. Una lista molto lunga che toglie tanti soldi alle famiglie soprattutto se i figli in età scolare sono più di uno.
Fortunatamente è possibile recuperare parte dell’importo portando la spesa sostenuta in detrazione. La Legge, infatti, consente una detrazione del 19% sulle spese di istruzione. Il contribuente non dovrà fare altro che inserire le spese ammesse – il lungo elenco di prima – nel modello 730 in modo tale da risparmiare sulle imposte da versare e da ricevere il rimborso direttamente in busta paga.
Spese scolastiche da portare in detrazione, i dettagli
Le detrazioni per le spese scolastiche sono sconti dell’imposta lorda IRPEF riconosciuti in dichiarazione dei redditi in relazione alle spese di mantenimento scolastico dei figli. Per il 2024 la percentuale di detrazione è del 19% delle spese che sono state sostenute nel 2023 con tetto di spesa massimo di 800 euro ad alunno.
Le spese ammesse sono quelle di istruzione anche universitaria, le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, per minori o maggiorenni con Disturbo specifico dell’apprendimento e per l’iscrizione annuale/abbonamento a conservatori e istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
La detrazione si calcola, come detto, su un importo massimo di 800 euro ed è concessa integralmente ai titolari di reddito entro i 120 mila euro. Poi diminuisce progressivamente fino a 240 mila euro. Nell’ambito del DSA si possono detrarre le spese per l’acquisto di strumenti informatici e tecnici (programmi di videoscrittura, calcolatrice, registratore…) o strumenti che permettono il graduale apprendimento delle lingue straniere.
Per quanto riguarda le spese di istruzione musicale, invece, il massimale della spesa è di 1.000 euro a ragazzo se il reddito è inferiore a 36 mila euro. La detrazione per le spese universitarie spetta per le tasse di immatricolazione e iscrizione, tasse per esami, partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea. Per detrarre tutte queste spese occorrerà presentare il modello 730.