Spesso si fa confusione tra la figura del fisioterapia e quella dell’osteopata. Per questo motivo la nostra redazione ha chiesto numi al Dottor Pierpaolo Cameli, fisioterapista e osteopata a Giulianova.
Pierpaolo quali sono le differenze tra fisioterapia e osteopatia?
Spesso i miei pazienti giuliesi mi domandano cosa sia meglio fare per i loro problemi, a chi rivolgersi o da chi andare per stare meglio.
Essendo sia un fisioterapista che un osteopata, per me la risposta potrebbe risultare semplice! Tuttavia, mi sono reso conto in questi anni di attività dell’elevata disinformazione generale a riguardo, che spesso confonde il paziente rendendolo smarrito.
L’idea del fisioterapista “massaggiatore” e dell’osteopata “scrocchiatore” sono le figure stereotipate più conosciute ai molti…e che a me continuano a sorprendere e a scoraggiare.
Prima di consigliarvi da chi andare, preferisco quindi spiegarvi meglio le differenze che intercorrono tra il fisioterapista e l’osteopata, due figure professionali entrambe utilissime per la nostra salute.
Partiamo da una macro differenza che divide nettamente la cura del paziente: l’approccio della medicina ufficiale, di cui fa parte la fisioterapia, e quello della medicina alternativa, di cui fa parte l’osteopatia.
Sia chiaro: entrambe le medicine mirano alla salute del paziente e a farlo stare nel miglior modo possibile, ma…
…la medicina tradizionale fa questo concentrandosi sulla singola parte del corpo malata e curandone il sintomo, cercando di eliminarlo nel più breve tempo possibile. Fa una ricerca della causa del problema in maniera analitica e attraverso dei protocolli standardizzati, cercando di curare in massa la gente.
…la medicina alternativa punta alla salute del paziente nel senso più globale, lavorando non sul sintomo, ma sul corpo in toto, fornendogli così gli strumenti necessari per far avviare i processi di autoguarigione che esso stesso possiede all’interno per sua natura. L’obiettivo è di eliminare qualsiasi impedimento che produce il malessere, indicando la strada da seguire per una buona e duratura salute. Non utilizzando protocolli, ogni trattamento risulta personalizzato, anche perché ad ogni seduta il corpo risponde in maniera differente.
Quali sono le differenze nel percorso di studi tra osteopata e fisioterapista?
Questa è una domanda che mi pongono molti dei miei pazienti a Giulianova. Sicuramente, la prima cosa nella quale differiscono fisioterapista e osteopata è da ricercare nel percorso di studi.
Un fisioterapista per acquisire il titolo di Dottore in Fisioterapia e poter esercitare la professione, deve frequentare l’Università, concludere il corso di laurea di tre anni in Fisioterapia, che prevede numerose ore di lezioni teoriche, con altrettante ore pratiche di tirocinio, e sostenere un esame di abilitazione finale. Se si vuole, ci sono ulteriori due anni di specializzazioni universitaria, anche se i corsi privati di aggiornamento ed i master sono la scelta principale per le specializzazioni di un fisioterapista.
L’osteopata, invece, può seguire due strade diverse. Dopo aver ottenuto un titolo di studi universitario (per lo più in ambito medico o in scienze motorie) può conseguire il Diploma in Osteopatia frequentando corsi in scuole private a tempo parziale della durata di sei anni; oppure, una volta terminate le scuole medie superiori, dedicarsi subito alla scuola di osteopatia a tempo pieno per cinque anni. Anche qui numerose ore teoriche (tantissima anatomia e fisiologia) e pratiche sono alla base della preparazione di un osteopata.
Passiamo ora a considerare nel dettaglio qual è il lavoro concreto che svolgono il fisioterapista e l’osteopata… cercherò di essere il più chiaro e semplice possibile.
Cosa fa in concreto il fisioterapista per curare patologie e traumi muscolo scheletrici?
Il fisioterapista si occupa di riabilitazione in senso stretto. Quando una persona subisce un trauma, per via di un incidente, di un movimento errato durante l’allenamento, di un intervento chirurgico, ecc., il fisioterapista è colui che si preoccupa di aiutarlo a recuperare la funzionalità dell’arto o della parte del corpo che è stata danneggiata. Inoltre, il fisioterapista aiuta il paziente a ridurre svariati sintomi algici più o meno localizzati, concentrandosi sulla risoluzione del problema, facendo così scomparire il sintomo nel più breve tempo possibile. Per fare questo utilizza come primo strumento le mani, per poi aiutarsi anche con le terapie fisiche, che non sono altro che i macchinari (laser, tecar, ultrasuoni, magnetoterapia, ecc.). Il fisioterapista, quindi, non è (solo) un massaggiatore, ma un riabilitatore.
Partecipando spesso a corsi di aggiornamento in Abruzzo e in ambito nazionale, mi sono reso conto con molto piacere come, andando avanti la ricerca scientifica, la fisioterapia si stia avvicinando, soprattutto con alcuni approcci, al concetto di globalità che contraddistingue le terapie alternative.
E l’osteopata?
L’osteopata, invece, si preoccupa del benessere più complessivo del soggetto che prende in cura. Posso affermare che dall’osteopata si può andare per qualsiasi patologia: è poi un problema del bravo operatore, attraverso un’ottima conoscenza dell’anatomia e fisiologia umana ed un’attenta anamnesi, capire quale sia la vera causa della patologia. In genere ci si rivolge ad un osteopata (almeno per quello che osservo tra i miei pazienti) per problemi di schiena, per dolori cronici trattati già con farmaci ma mai scomparsi, o anche per dolori acuti sopraggiunti apparentemente senza nessuna causa precisa.
Un esempio semplice che si può fare è quello del dolore cervicale. Quando i miei pazienti di Giulianova accusano dolori alla cervicale le cause scatenanti possono essere molteplici: il malessere, per esempio, potrebbe essere causato da problemi di masticazione, della vista, o addirittura da problemi digestivi e diaframmatici. Per capire quale sia la vera causa del dolore è necessario l’intervento dell’osteopata, che con il solo ausilio delle mani punta non solo a far sparire il malessere in sè, ma aiuta il corpo nei suoi processi di autoguarigione al fine di riacquistare armonia ed equilibrio: in una parola ricrea la salute, che non è altro che una continuità perfetta tra il corpo e l’ambiente esterno.
In Osteopatia esistono, per adesso, circa una decina di approcci (tra i più conosciuti: strutturale, biodinamico, fasciale, cranio-sacrale, ecc.) e non preoccupatevi tanto se un osteopata vi farà “scrocchiare” tutto e un altro vi toccherà appena: sono semplicemente due approcci differenti. Ogni operatore di solito sceglie quello che più si confà ai propri fabbisogni terapeutici o alla propria scelta professionale, ma tutti mirano alla vostra salute e a farvi stare meglio.
Ma quindi da chi andare per curarsi? Osteopata o Fisioterapista?
La risposta è immediata: da entrambi!!! Qualora ci fosse un danno strutturale al sistema muscolo-scheletrico è importante con l’osteopatia ristabilire subito un equilibrio strutturale e spingere il corpo verso una giusta autoguarigione; allo stesso tempo è fondamentale la fisioterapia per riabilitare funzionalmente la parte lesa. Per un problema neurologico importantissima la riabilitazione neuromotoria, ma allo stesso modo è necessario anche l’apporto dell’osteopatia per un migliore adattamento del corpo alla nuova situazione, cercando sempre di migliorare lo stato di salute.
Nessuna delle due professioni è la più importante, né la più indispensabile. Bisogna valutare sempre caso per caso e decidere cosa sia meglio per il singolo. Credo che una buona collaborazione tra queste due figure, così come con tutte le figure mediche, sia importantissima e sia alla base del bene ultimo che non è altro che la Salute del paziente, con la S maiuscola.
La scelta adesso spetta solo a te, caro paziente…io spero semplicemente di averti chiarito le idee che riguardano queste due figure professionali, entrambe importanti per la tua salute ed il tuo benessere.
Pierpaolo Cameli
Titolare dell’ambulatorio di Fisioterapia e Osteopatia Fisiocam a Giulianova