Negli ultimi anni PostePay ha garantito la possibilità di effettuare un’operazione capace di fare risparmiare che secondo quanto emerso in rete a partire da quest’anno non sarà più disponibile: di cosa si tratta e cosa c’è di vero.
Negli ultimi 10 anni il lavoro svolto da Poste Italiane per rinnovare e ringiovanire il proprio servizio di credito per i clienti è stato eccellente. L’azienda con partecipazione statale è stata la prima in Italia a credere fermamente nelle potenzialità delle carte prepagate e di debito, offrendo costi generalmente più bassi della media e puntando molto sullo sviluppo del mercato digitale.
Sebbene ormai ci sia tanta alternativa, tantissimi italiani continuano a scegliere PostePay sia per una questione di “fedeltà” sia perché effettivamente il lavoro svolto anche lato app e home banking è stato eccellente e offre ai clienti della prepagata tutto ciò che serve al giorno d’oggi.
Data la diffusione e la popolarità di queste carte prepagate, spesso si leggono notizie che riguardano i cambiamenti, le aggiunte e la cessazione dei servizi. Si tratta di una forma di servizio pubblico qualora venga fatto in maniera corretta e precisa, ma in alcuni casi si tratta solo di clickbait che rischia di generare disinformazione e preoccupazione inutile.
Nelle scorse ore si è diffusa nel web la notizia di un servizio di PostePay che sarebbe stato annullato improvvisamente nel 2025. Il servizio in questione sarebbe il cashback, ovvero la possibilità di ottenere la restituzione di parte della somma spesa durante l’anno con la carta prepagata per acquisti digitali o tramite pos nei siti e nei negozi convenzionati.
Si tratta di un’iniziativa nata in periodo pandemico che è stata abbracciata dal governo anche per incentivare l’utilizzo della carta di debito o di credito negli acquisti e accelerare la transizione digitale dei pagamenti. I cittadini ancora restii all’utilizzo costante delle carte al posto del contante, sono dunque stati invogliati a cambiare le proprie abitudini dalla prospettiva di risparmiare qualcosa.
Secondo quanto scritto da alcune realtà online Poste Italiane avrebbe dunque cessato il servizio di cashback e questa decisione avrebbe scatenato un putiferio tra i clienti che non comprenderebbero il perché di una simile decisione. Ma è davvero così? Se sì, per quale motivo Poste Italiane avrebbe cancellato un servizio che spinge i propri utenti a utilizzare le proprie carte?
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Al fine di chiarire la situazione abbiamo fatto una ricerca sul web, d’altronde una simile decisione dovrebbe avere una risonanza mediatica importante ed essere quantomeno trattata dai principali quotidiani nazionali. Ecco dunque che il primo campanello d’allarme arriva proprio dall’osservazione dei quotidiani nazionali che non trattano la presunta cancellazione del cashback da parte di Poste.
A questo punto non restava altro da fare che controllare alla fonte principale di informazioni riguardanti PostePay, il sito di Poste Italiane. Nella pagina sconti poste, dedicata proprio al servizio di cui stiamo parlando non c’è alcun accenno all’eventuale dismissione del servizio, anzi si legge esattamente come l’anno scorso che tutti i possessori di carte di debito, credito e prepagate di Poste possono aderire alla campagna sconti poste.
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Insomma non c’è alcun modo di dimostrare che la notizia riguardante la cessazione del cashback sia veritiera. Se siete iscritti al programma potete controllare lo stato attraverso l’app Banco Posta o quella PostePay accedendo alla sezione “I miei sconti” dove dovrebbero risultare non solo le cifre che vi spettano, ma anche entro quando potrete usufruirne.