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Economia e Finanza

Pensioni, rimpiangeremo la Fornero: nei prossimi anni assegni sempre più bassi, ecco perché

Sembra impossibile ma, nei prossimi anni, potremmo addirittura rimpiangere la Legge Fornero: se il Governo la cancella, i nostri assegni previdenziali saranno sempre più bassi.

Oggi forse a molti di noi pare impossibile eppure la Legge Fornero non è il male assoluto. E’ vero che, da quando è entrata in vigore, ha reso praticamente impossibile accedere alla pensione prima dei 60 anni ma è altrettanto vero che è stata funzionale a mantenere una certa stabilità.

Pensioni, rimpiangeremo la Fornero: nei prossimi anni assegni sempre più bassi, ecco perché -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

La legge Fornero – che, come tutti ben ricorderemo, fu annunciata tra le lacrime dall’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero – è entrata in scena nel 2012. Fino ad allora era piuttosto comune che un lavoratore riuscisse ad andare in pensione anche intorno ai 55 anni: da quel momento in poi tutto è cambiato.

La Legge Fornero, infatti, ha stabilito che per poter smettere di lavorare in via definitiva e avere diritto all’assegno Inps, occorre soddisfare sia un requisito anagrafico che uno contributivo: in pratica bisogna avere almeno 67 anni e minimo 20 anni di contributi. Non solo: ogni due anni, per stare al passo con l’aumento della durata media della vita, l’età pensionabile deve salire di qualche mese. Il Governo Meloni vorrebbe mettere un freno e bloccare l’aumento dell’età ma questa mossa potrebbe andare a discapito dei futuri pensionati.

Pensioni: ecco cosa succederà nel 2027

Il Governo di Giorgia Meloni, prima che questa legislatura abbia fine, vuole andare oltre alla Legge Fornero e fermare l’aumento dell’età pensionabile. Purtroppo questa mossa potrebbe rivelarsi parecchio azzardata e andare contro gli interessi dei contribuenti.

Pensioni: ecco cosa succederà nel 2027 -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Ad oggi l’età per accedere alla pensione di vecchiaia corrisponde a 67 anni. Siccome la durata media della vita continua a salire, se la Legge Fornero non viene superata, dal 2027 l’età pensionabile dovrà aumentare e, infatti, da mesi circola la voce secondo cui arriverà a 67 anni e 3 mesi. Tre mesi in più non sono molti ma continuando con questa logica arriverà il momento in cui dovremo lavorare addirittura oltre i 70 anni, il ché pare inaccettabile.

Per questa ragione l’attuale Esecutivo sembra fermamente intenzionato ad opporsi a questi continui aumenti e a bloccare l’età di uscita dal lavoro. Dal prossimo anno potrebbe addirittura passare da 67 a 62 anni per tutti con qualche penalizzazione, tuttavia, per chi anticiperà l’addio all’ufficio. Ma non è questo il peggio: se l’età pensionabile verrà bloccata, per lo Stato i costi aumenteranno e, di conseguenza, si dovrà intervenire sull’importo degli assegni previdenziali.

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Pensioni più basse: ecco perché

Negli anni a venire potremmo addirittura rimpiangere la Legge Fornero: oggi ci sembra impossibile eppure potrebbe accadere esattamente questo. Il blocco dell’età pensionabile potrebbe non rivelarsi una buona idea per noi contribuenti.

Pensioni più basse: ecco perché/Abruzzo.cityrumors.it

Come spiegato nel paragrafo precedente, il Governo Meloni è intenzionato a bloccare l’aumento dell’età pensionabile. Tuttavia la durata media della vita, nel frattempo, continuerà ad aumentare e, quindi, l’Inps si troverà a dover erogare assegni per un numero di anni sempre maggiore. Una spesa insostenibile per le casse dello Stato. Come rimediare allora?

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La soluzione più semplice sarà quella di abbassare progressivamente i coefficienti di trasformazione. Questi ultimi sono determinanti per stabilire l’importo dell’assegno previdenziale che una persona andrà a ricevere: se si abbassano anche la pensione sarà più bassa. Se l’età resta la stessa e la durata della vita aumenta, ogni tot anni, i coefficienti di trasformazione potrebbero venire abbassati con la conseguenza che in futuro vivremo sempre di più ma con pensioni sempre più misere.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.