Brutta stangata per molti pensionati: arrivano multe e tasse da pagare. La situazione non è rosea. Vediamo cosa sta succedendo.
Le pensioni italiane, al momento, sono tra le più basse all’interno dell’Unione europea e, come se non bastasse, vengono tassate con le stesse aliquote Irpef con cui vengono tassati i redditi da lavoro. Per questo sempre più pensionati decidono di prendere un volo di sola andata per l’estero e trasferirsi.
Mete privilegiate degli over 60 sono diventate Albania e Romania dove le pensioni non sono considerate fonte di reddito e, di conseguenza, non subiscono alcun tipo di tassazione. Nel nostro Paese, al contrario, in alcuni casi, alle consuete tasse se ne aggiungono altre che incidono ulteriormente sull’importo finale degli assegni previdenziali.
Molti pensionati devono tenersi pronti perché sta per arrivare l’ennesima stangata sulle pensioni. Infatti sono in arrivo non solo tasse ma anche multe molto salate.
La maggior parte dei pensionati che vivono i Italia lamentano il fatto di pagare troppe tasse pur avendo una pensione piuttosto bassa. Infatti gran parte degli anziani deve vivere con un assegno che non raggiunge neppure i 1000 euro al mese eppure devono pagare una quantità di imposte ritenute assurde.
Le ragioni possono essere molteplici. La più comune può essere data dal fatto che, in alcuni casi, la pensione – seppur minima – non rappresenta l’unica fonte di reddito di un anziano. Se una persona percepisce altri redditi oltre alla pensione, la somma dei due redditi potrebbe fargli superare lo scaglione di reddito per l’aliquota che viene applicata dall’Inps. Di conseguenza il soggetto dovrà pagare altre tasse in fase di dichiarazione dei redditi.
Altri, invece, si trovano a dover sborsare una montagna di soldi che non si aspettavano quando presentano il modello 730. Come mai? La ragione è molto semplice: talvolta l’Inps sbaglia i conti e applica trattenute troppo basse. L’errore va poi compensato quando si fa la dichiarazione dei redditi.
Talvolta si devono pagare altre tasse che non si erano tenute in conto solo perché si è andati a vivere in un altro Comune o in un’altra Regione dove le addizionali comunali o regionali sono più alte.
Quest’anno molti pensionati si sono trovati a pagare effettivamente più di quanto avrebbero dovuto perché l’Inps si è adeguata in ritardo alla riforma dell’Irpef. Da quest’anno, infatti, le aliquote Irpef sono passate da 4 a 3 con benefici, soprattutto, per le fasce di reddito sopra i 15.000 euro. Ma l’Inps si è adeguata al cambiamento solo a marzo e questo ha fatto sì che molti abbiano dovuto pagare più del dovuto.
Infine l’ultima ragione per cui i pensionati in Italia ritengono di pagare troppe tasse è dovuta al fatto che solo le pensioni fino a 8500 euro sono esentasse perché l’Irpef è azzerata dalle detrazioni.