Pensione, la scorciatoia che nessuno ti svela: smetti di lavorare 5 anni prima anche con pochi contributi

Sicuro di dover lavorare per forza fino a 67 anni anni e di dover raggiungere 20 anni di contributi? C’è una scorciatoia che nessuno ti dice per accorciare i tempi. Vediamo di cosa si tratta.

Come tutti ben sappiamo, nonostante abolire la Legge Fornero fosse uno degli obiettivi di legislatura del Governo Meloni, per il momento fare questo passo non è stato possibile. E non si sa se, effettivamente, sarà possibile fare un simile azzardo nei prossimi anni.

donna che sorride e dietro di lei una lampada
Pensione: la scorciatoia che nessuno ti svela per smettere di lavorare 5 anni prima anche con pochi contributi/Abruzzo.cityrumors.it

Piaccia oppure no, la Legge Fornero, al momento è garanzia di stabilità sul fronte della previdenza sociale: abolire l’età pensionabile e mantenere solo il requisito contributivo, comporterebbe troppe uscite di massa dai luoghi di lavoro ben prima dei 67 anni e, quindi, significherebbe “costringere” l’Inps a erogare assegni per un numero crescente di anni. Il sistema previdenziale crollerebbe nel giro di poco.

Le strade per accedere alla pensione con un po’ di anticipo sicuramente non mancano ma c’è una strada particolarmente vantaggiosa di cui pochi sono a conoscenza: un modo per smettere di lavorare 5 anni prima anche se i contributi sono pochi, addirittura meno di 20 anni.

In pensione 5 anni prima anche se hai pochi contributi

C’è un modo per accedere alla pensione 5 anni prima anche con pochi contributi: un modo di cui nessuno parla ma davvero molto vantaggioso soprattutto oggi che, tante persone, iniziano a lavorare tardi in modo stabile e, dunque, difficilmente riescono a raggiungere i contributi necessari.

donna sul paviemento che guarda il computer dietro di lei un divano rosa
In pensione 5 anni prima anche se hai pochi contributi/Abruzzo.cityrumors.it

Lasciare il lavoro con qualche anno di anticipo è il sogno di molti per non dire di tutti: per quanto si possa amare alla follia la propria professione, arriva il momento in cui è giusto cedere il passo a chi è più giovane e godersi un po’ di riposo. I modi per smettere di lavorare prima di aver compiuto 67 anni di certo non mancano: il Governo di Giorgia Meloni, infatti, per il 2025 ha riconfermato tutte le misure di pensione anticipata.

Ma c’è un problema: si tratta sempre di misure che chiedono di aver maturato molti anni di contribuzione. Si va da un minimo di 30 anni con Ape sociale fino ai 42 anni e 10 mesi della pensione anticipata ordinaria. Ma nella società odierna difficilmente si raggiungono tali soglie: addirittura ci sono persone che, pur essendo già vicine ai 67 anni non raggiungono nemmeno 20 anni di contributi e rischiano di dover lavorare fino ad oltre 70.

Come fare, in questi casi, a lasciare il lavoro prima anche se i contributi non sono molti? Con la pace contributiva. La pace contributiva è stata introdotta in via sperimentale per il biennio 2024/2025 e consente di pagare di tasca propria i vuoti contributivi fino ad un massimo di 5 anni anche non consecutivi. In questo modo si potrà lasciare il lavoro prima anche se, in effetti, si hanno solo 15 anni di contributi: gli altri 5 potranno essere riscattati a pagamento.

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Pensione: come funziona la pace contributiva

La pace contributiva è una misura sperimentale introdotta per il biennio 2024/2025 che consente di riscattare fino ad un massimo di 5 anni di vuoti contributivi in modo da poter anticipare la pensione.

uomo seduto che guarda dei fogli davanti ad un computer
Pensione: come funziona la pace contributiva/Abruzzo.cityrumors.it

I 5 anni di vuoti contributivi devono essere compresi tra l’1 gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023: questa misura, dunque, si rivolge unicamente ai lavoratori contributivi puri, cioè coloro che non hanno nemmeno un contributo antecedente all’anno 1996, anno in cui il sistema contributivo ha sostituito il sistema retributivo nel calcolo delle pensioni.

Con la pace contributiva non si possono riscattare periodi già coperti da contribuzione figurativa ma si possono riscattare periodi “vuoti” da contribuzione come, ad esempio, periodi di disoccupazione non indennizzata o periodi di aspettativa. Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione – se si vuole accedere subito alla pensione a cui mancano, appunto, solo 5 anni – oppure può essere rateizzato fino ad un massimo di 120 rate e l’importo minimo di ogni rata deve essere pari almeno a 30 euro.

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Per fruire di questa opportunità occorre fare domanda entro e non oltre il 31 dicembre 2025 in una di queste tre modalità:

  • accedendo direttamente al portale dell’Inps tramite Spid o Carta d’Identità Elettronica;
  • chiamando il numero 803.164 da rete fissa o 06.164.164 da cellulare;
  • avvalendosi dell’aiuto di un Patronato.
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