Anche nel 2025 sarà possibile usufruire di Opzione Donna, lo strumento che consente alle lavoratrici di andare in pensione in anticipo.
Attraverso la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha deciso di confermare alcuni meccanismi che consentono di lasciare il lavoro in anticipo rispetto ai requisiti richiesti per accedere alla pensione di vecchiaia. Anche nel 2025, difatti, sarà possibile usufruire dell’Ape Sociale, Quota 103 e Opzione Donna.
I tre meccanismi appena citati prevedono dei requisiti specifici per ognuno di essi, che non sono variati rispetto a quelli già attualmente in vigore. Per quanto riguarda Opzione Donna, riservata alle lavoratrici, oltre ai limiti di età e anzianità contributiva, bisogna appartenere a determinate categorie per averne diritto. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su tale meccanismo.
Opzione Donna 2025: i requisiti e come presentare domanda
Nel 2025 molti lavoratori potranno lasciare l’impiego e andare in pensione. Oltre alla pensione di vecchiaia, sarà possibile usufruire dei vari meccanismi di pensionamento anticipato che il Governo, attraverso la Legge di Bilancio, ha deciso di confermare anche per il prossimo anno. La Manovra è attualmente al vaglio del Parlamento per l’approvazione definitiva, che dovrà arrivare entro il prossimo 31 dicembre.
Come abbiamo appena accennato, tra gli strumenti per il pensionamento anticipato rientra anche Opzione Donna. Questo meccanismo, introdotto per la prima volta in via sperimentale nel 2015 e poi più volte prorogato, è riservato alle lavoratrici che hanno maturato 35 anni di anzianità contributiva e raggiunto 61 anni di età, limite che scende di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di due, dunque sino a 59 anni. Tali requisiti dovranno essere raggiunti entro il 31 dicembre 2024.
Inoltre, per accedere al trattamento pensionistico anticipato è necessario appartenere ad una delle seguenti tre categorie: caregiver, ossia assistere un familiare disabile da almeno sei mesi prima della richiesta; dipendenti in esubero presso aziende con tavoli di crisi aperti al Ministero e, infine, lavoratrici disabili con riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%.
La richiesta per accedere ad Opzione Donna, come per gli altri trattamenti, può essere inoltrata telematicamente sul portale Inps, accedendo con le credenziali Spid, Cie o Cns, o rivolgendosi ad un patronato o un Caf presentando la documentazione necessaria. Una volta presentata la domanda, per la verifica dei requisiti da parte dell’Inps, per l’erogazione della prestazione è prevista una finestra mobile: 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome a decorrere dal raggiungimento dei requisiti.